Mimmo Borrelli alla rassegna Scena Aperta al Maschio Angioino di Napoli

Alla rassegna SCENA APERTA

del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò

il 9, 10 e 11 luglio alle 21.00 al Cortile del Maschio Angioino

l’imperdibile performance di e con Mimmo Borrelli

‘NZULARCHIA. In lettura e in corpo

Un’indagine impossibile, dove l’indiziato è un padre camorrista

che toglie la vita ai figli, impedendone la nascita…

«Riaprire il teatro ammutolito, imbavagliato e sospeso,

attraverso questo attimo privato mi sembra il giusto modo

per ricostruire un contatto più intimo con il pubblico,

sulle macerie dell’anima diroccata

dalla mancanza di fiducia del prossimo e della prossimità»

(Mimmo Borrelli)

Una inedita, esclusiva performance di un grande protagonista del teatro e della drammaturgia italiana contemporanea qual è Mimmo Borrelli, autore ed interprete, giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 luglio, di ’Nzularchia, in lettura e in corpo, accompagnato in scena dal musicista Antonio Della Ragione. Secondo appuntamento della rassegna SCENA APERTA che lo Stabile di Napoli propone al Cortile del Maschio Angioino fino al 1 agosto.

La produzione è del Teatro Stabile di Napoli–Teatro Nazionale in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia 2020.

A distanza di quindici anni dal Premio Riccione per il Teatro 2005 e dal suo debutto al Teatro Mercadante con la regia di Carlo Cerciello, questo testo di Mimmo Borrelli, col quale il giovanissimo drammaturgo di Torregaveta si impose con forza all’attenzione della critica e del pubblico, viene riproposto in una forma del tutto particolare come lo stesso autore spiega:

«La prima verifica di un mio testo consiste in una lettura che di solito concedo a pochi intimissimi e fedeli amici. Una lettura in cui spiego prima le ingarbugliate trame dell’eventuale agone scenico e poi mi ci immergo interpretandone e chiarendo le dinamiche di tutti i personaggi». «Per questa occasione – prosegue Borrelli – ho ritenuto opportuno allargare l’egoismo di questo piacevole espediente al pubblico per cercare di approfondire ancor più incisivamente il rapporto amniotico che intercorre tra le acque in rivoli dell’artificio e le maree lunari della realtà. Tenendo conto di un pubblico più vasto, della lucidità interpretativa dell’entrare e uscire dalla trans interpretativa ed anche di un testo però che è già stato messo in scena. A quei tempi ed anche successivamente per presentare i miei dannati progetti, anche a questo stesso teatro, utilizzavo quasi in modo propedeutico queste letture. Non avendo idea di come si potesse parlare di una materia già esistente e già di per sé atto scritto di regia e di prassi attoriale, ero solito per guadagnare tempo, chiamare i produttori e direttori di turno leggere a loro il tutto in ore di affabulazione interpretativa ed esplicativa. Riaprire il teatro ammutolito, imbavagliato e sospeso, attraverso questo attimo privato mi sembra il giusto modo per ricostruire un contatto più intimo con il pubblico, sulle macerie dell’anima diroccata dalla mancanza di fiducia del prossimo e della prossimità».

Motivazione della giuria del

Premio Riccione per il Teatro / Opera prima 2005

‘Nzularchia di Mimmo Borrelli

«Nel buio ossessivamente martoriato da un’affettata oscurità squarciata dai lampi di una casa invasa da rumori e da una muffa che penetra nei corpi, ‘Nzularchia – ovvero “itterizia” – svolge una sfida al labirinto, ovvero a un luogo d’origine sfigurato e illeggibile, un gioco d’orientamento e disorientamento nell’ansia topografica della mappa per rintracciare il colpevole. L’autore, giovanissimo e forsennato nella sua ambiziosa loquacità da inferno, uno scrittore furibondo, fluviale, forte, già importante, con un’acuta sensibilità linguistica e un coraggio da leone, riesce a muovere le veglie di una inquieta, informe coscienza retroattiva alle prese con un’indagine impossibile, dove l’indiziato è un padre camorrista che toglie la vita ai figli, impedendone la nascita. Testo sul padre-assassino di una società invertebrata e deviante, seducente per il gioco a nascondere di una lingua che incessantemente osa sfidare i suoi inabitabili cul de sac, inseguendo il vorticoso e inane percorso di una identità mai veramente nata: è quella di un figlio che non ha altre armi se non ricomporre la lingua dei padri, barocca, lampeggiante e a tratti violenta, di quella violenza che è “piatto prelibato nel pranzo succulento della vita».

‘Nzularchia

in lettura e in corpo

di e con Mimmo Borrelli

musiche composte e eseguite in scena da Antonio Della Ragione
installazioni video Alessandro Papa
disegno luci Angelo Grieco
foto di scena Marco Ghidelli
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia

Durata spettacolo 1h e 10’

Inizio rappresentazioni ore 21.00|Ingresso sala 20.30 per l’espletamento dei dispositivi di sicurezza

Costo ingressi intero: 8 Euro / under 30 e over 65: 5 Euro

Info e acquisti online: www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 – e.mail: biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

Nelle foto in alto, di Marco Ghidelli, Mimmo Borrelli in ‘Nzularchia, in lettura e in corpo

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