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Da domani riprenderà “il tavolo tecnico di confronto con i sindacati a Palazzo Marino” e le trattative con i di dipendenti del Comune di Milano potrebbero scongiurare lo sciopero generale, indetto per il 3 febbraio. Questa, almeno, è la speranza del sindaco Giuseppe Sala che ieri ha incontrato i rappresentanti sindacali dei dipendenti di Palazzo Marino. L’incontro a Palazzo Marino, a cui hanno partecipato anche l’assessore al Lavoro Cristina Tajani e il direttore generale del Comune, Arabella Caporello, è durato circa due ore.
Il sindaco poi ha spiegato che dal primo marzo il Comune avrà un nuovo direttore del personale e che nel frattempo, a seguire lo svolgimento del tavolo tecnico sarà la dottoressa Carmela Francesca, l’attuale dirigente ad interim del personale. Le organizzazioni sindacali in particolare chiedono che vengano fatte più assunzioni per reintegrare i pensionamenti. “Ad oggi ipotizziamo di riassumere circa il 75 per cento e non potrà essere diverso – ha ribadito Sala -. Poi durante l’anno in funzione di come saranno i conti vedremo se si può fare di più. È chiaro che io vorrei assumere integralmente”.
“Noi stiamo spingendo per la necessità di assumente i giovani e questo i sindacati lo capiscono, poi c’è il tema della tutela di chi è già all’interno – ha concluso -. Rispetto alle richieste dei sindacati si potrà rispondere in parte, però mi pare che ci sia stato non solo un buon clima, ma anche un ridimensionamento corretto delle problematiche”.
Positiva la risposta dei sindacati, ma che però attendono il faccia a faccia con il sindaco per trarre le loro conclusioni. “Troviamo positiva l’apertura del confronto a partire da lunedì. Ovviamente, dobbiamo entrare nel merito di quelle che saranno le possibilità che avremo di trovare eventuali condivisioni – ha commentato Tatiana Cazzaniga della Cigl -. Solo i risultati dei tavoli ci potranno poi dire se dovremo continuare con la mobilitazione o se potremo invece stabilire delle nuove relazioni. La cosa importante di questo incontro è stata la consapevolezza del sindaco di doversi in qualche modo far carico delle relazioni sindacali, della soluzione dei temi e del metodo. Ovviamente – ha concluso – non possiamo far altro che dire: andiamo avanti e vediamo se questa sua apertura frutterà veramente quello che ci ha detto”.
