Rilievi della Polizia scientifica sul luogo dove un ebreo ortodosso di 40 anni è stato accoltellato, davanti al ristorante kosher 'Carmel' di Milano, 12 novembre 2015. L'israeliano stava tornando a casa da solo quando è stato avvicinato alle spalle da un uomo incappucciato. Un'azione veloce e al momento senza una rivendicazione. Alcuni fendenti alla schiena, poi lo sfregio al volto e infine la fuga. ANSA/STEFANO PORTA

Milano, ebreo ortodosso accoltellato al volto

MILANO. Un ebreo di 40 anni è stato accoltellato questa sera a Milano davanti ad una pizzeria kosher. Secondo una prima ricostruzione l’aggressore lo ha raggiunto alle spalle attorno alle 20.15, lo ha colpito con un fendente al viso e poi è scappato. Sconosciuto il motivo del ferimento. L’uomo è stato trasportato in condizioni non gravi all’ospedale Niguarda.

L’uomo, ebreo ortodosso, indossava gli abiti tipici della comunità ebraica. Secondo quanto riferito dalla polizia è stato ferito con tre fendenti alla schiena (poco profondi, per questo non erano stati notati subito) e uno di sette centimetri al volto. Sull’aggressore non ci sono dettagli. I testimoni all’esterno della pizzeria kosher lo hanno visto scappare subito dopo senza proferire parole con rivendicazioni. Fonti della comunità ebraica riferiscono che l’uomo ferito è genero di un rabbino di origini afghane in visita a Milano con la figlia. Dalla comunità, inoltre, esprimono grande preoccupazione e temono che il gesto possa avere una matrice razziale.

” Esprimo tutto lo sgomento della comunità ebraica per il ferimento del cittadino italiano di religione ebraica ferito a Milano. L’uomo fortunatamente non è grave”. Lo dichiara all’Ansa la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “Dobbiamo costatare che l’appello dell’Isis di colpire gli ebrei ovunque si trovino purtroppo sta facendo proseliti”.

Dai primi accertamenti è però emerso che “l’aggressione all’esponente della comunità ebraica avvenuta questa sera a Milano non ha, al momento, evidenze che possano far pensare ad una matrice antisemita”. Quello che si sa dell’aggressore, allontanatosi subito dopo il ferimento, è che non ha proferito parole antisemite o razziste, limitandosi forse a farfugliare qualcosa simile al “ti ammazzo”. L’uomo, che non parlava arabo, è stato visto allontanarsi da una donna che portava fuori il cane e notato togliersi il passamontagna con il quale ha agito mostrando capelli biondi e carnagione chiara.

Circa Alessandro Moschini

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