Continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014 e passano da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini con oltre 700 dall’inizio dell’anno, denuncia oggi il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego. Anche oggi si registra l’ennesima tragedia nel Mar Egeo, davanti alle coste della Turchia, dove un barcone carico di migranti è affondato vicino all’isola greca di Farmakonissi provocando la morte di almeno 11 persone, tra cui 5 bambini. I dispersi sono 13. A bordo dell’imbarcazione, ha detto la Guardia Costiera, c’erano circa 50 persone, 26 sono state salvate. Istituzioni Ue e Stati devono correggere le lacune nel funzionamento degli hotspot, incluso stabilire le necessarie capacità ricettive per raggiungere gli obiettivi, e concordare rapidamente un preciso calendario affinché anche altri hotspot diventino operativi. Così la bozza di conclusioni del vertice Ue del 17 e 18 dicembre. Nonostante il duro lavoro degli ultimi mesi il livello di attuazione di alcune decisioni per affrontare la crisi migratoria è insufficiente. Così la bozza di conclusioni del vertice Ue del 17 e 18 dicembre, in cui si individuano 7 punti, da hotspot a registrazioni, su cui occorre insistere. Schengen è sotto seria pressione, si legge.
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