epaselect epa04943592 A Refugee girl looks over the fence at the entrance of Registration camp at Opatovac village near Tovarnik ,Croatia, 22 September 2015. More and more migrants arrive in Croatia on alternative routes to enter the European Union. Serbia's border with Croatia has become the latest flashpoint in Europe's refugee crisis as migrants sought alternative routes to Western Europe after Hungary slammed its doors shut. Hungary on 15 September sealed the last gap in the barricade along its border with Serbia, closing the passage to thousands of refugees and migrants still waiting on the other side and some groups decided to pass over Croatia. EPA/ANTONIO BAT

Migranti, sì a maggioranza dei ministri degli interni a piano Ue

Il Consiglio dei ministri interni della Ue, vista l’impossibilità di raggiungere l’unanimità, ha votato a maggioranza qualificata approvando il documento sui migranti presentato dalla presidenza della Ue. Romania, Rep. ceca, Slovacchia e Ungheria hanno votato contro e la Finlandia si è astenuta. La proposta emersa dalla riunione degli ambasciatori Ue è di ricollocare tutti e 120mila, quindi anche i 54mila a cui l’Ungheria ha rinunciato,  migranti da Italia e Grecia, con la possibilità di cambiamenti in corsa se dovesse presentarsi la necessità per altri Paesi.   Bisogna mettere i soldi dove c’è la bocca che ne ha bisogno,  è l’appello del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in una conferenza sul bilancio Ue parlando della crisi dei migranti, ricordando che il bilancio è limitato e che già per il 2016 l’esecutivo europeo ha proposto di aumentare di 9 mld i fondi per le crisi esterne. ‘120mila rifugiati?Siamo ridicoli data la grandezza del problema, mi chiedo se i libanesi o i giordani,  che ne accolgono alcuni milioni, capiscono quello di cui stiamo parlando’, ha detto Juncker sottolineando che non è questo il momento per business as usual’.  L’Europa deve rispondere a questa sfida dei rifugiati e se sarà necessario fare di più sono sicuro che l’Ue e gli stati membri risponderanno, dice  il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che ha assicurato che i suoi colleghi interverranno se necessario per mobilitare risorse per le nuove esigenze dal bilancio Ue. Sarebbe inaccettabile se alla fine mandassimo il messaggio che per l’Europa è impossibile trovare una soluzione,   afferma il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, arrivando al Consiglio straordinario Ue sull’ immigrazione. ‘Non è certo che avremo un risultato’, ha detto ancora il ministro affermando che potrà essere ottimista, ma solo alla fine’.  L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo,  è quanto scrive l’Ocse nel documento sulle prospettive migratorie presentato oggi a Parigi.  ‘ I dirigenti europei non possono permettersi di avere paura, ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria. La crisi dei rifugiati non è una di quelle crisi su cui si può fare finta di niente. L’attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili,scrive ancora l’Ocse nel rapporto sulle prospettive migratorie internazionali.  La riunione dei leader dell’Ue a Bruxelles di domani potrebbe essere l’ultima occasione di fornire una risposta coerente alla crisi di rifugiati e migranti in corso, ma, da solo, un programma di ricollocazione non basterà a stabilizzare la situazione.

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