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“L’Italia garantirà l’approdo nei propri porti di tutte le persone salvate ma solo fino alla modifica della missione Sophia”. Una missione militare che dovrebbe cambiare pelle tra qualche settimana.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi a Berlino dopo l’incontro con il collega tedesco Heiko Maas. Quindi, per la fine di agosto si arriverà alla “modifica delle regole operative della missione militare europea Sophia che dovrebbe porre fine allo sbarco delle persone salvate in un unico Paese”.
“Nel Consiglio europeo – ha detto ancora il ministro degli Esteri a Berlino – è emerso che occorre una responsabilità condivisa già quando le persone vengono salvate, a monte di chi abbia o meno diritto d’asilo”. “Dobbiamo affrontare un lavoro complesso che richiede di spostare l’attenzione dal momento dell’arrivo al momento delle partenze dei luoghi d’origine, alla sorgente e non solo alla foce, intervenendo nei Paesi dove partono, agire sui tragitti di questi tragici spostamenti per lottare contro i trafficanti”. Naturalmente bisogna continuare a operare i salvataggi in mare.
Nella riunione degli ambasciatori dei 28 paesi dell’Ue di martedì prossimo gli sbarchi ed i centri controllati saranno i punti principali della proposta sui migranti che la Commissione europea dovrà discutere.
Nel documento si dovrebbe fare riferimento ai centri negli Stati membri in base alla conclusioni raggiunte al Consiglio europeo di fine giugno e quindi su base volontaria e del sostegno europeo a riguardo. Queste restano delle semplici indicazioni e non regole sulle quali gli Stati membri si confronteranno.
