Ancora sbarchi in nottata a Lampedusa, dove sono approdati complessivamente 108 migranti. Un barcone con a bordo 92 persone è stato intercettato a poche miglia dall’isola da una motovedetta della capitaneria di porto. Altri 16 migranti, a bordo di un barchino, sono giunti direttamente a terra. L’hotspot, dove in questo momento si trovano circa 300 persone (a fronte di una capienza massima di un centinaio di ospiti), resta al collasso.

Sta accadendo qualcosa nel Mar Mediterraneo di non previsto e per certi versi preoccupante: è l’allarme degli 007. Improvvisamente, infatti, le rotte dei migranti stanno cambiando; non la destinazione finale, quasi sempre l’Italia, ma i porti di partenza. I trafficanti di uomini sembrano aver scelto quelli sulle coste tunisine, riducendo le partenze dalla Libia.

Negli ultimi giorni a Lampedusa sono arrivate una serie di piccole imbarcazioni salpate proprio dalla Tunisia, con a bordo migranti provenienti anche dalle zone sub-sahariane. La rotta è più breve e si evita la marina libica che negli ultimi giorni ha riportato indietro oltre 500 persone. Tra loro anche un uomo originario del Sudan che, poco dopo aver toccato terra, è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco. Faceva parte di un gruppo che si opponeva al trasferimento in un centro di detenzione.

 In quelle prigioni, denuncia l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ci sono almeno 5mila persone, molte delle quali in attesa di essere imbarcate. Con l’avvento nel nuovo governo in Italia sono cambiate le politiche di accoglienza; si va verso la redistribuzione automatica dei migranti, d’accordo anche con la Francia. Ma in quel patto non sarebbero compresi i cosiddetti sbarchi fantasma che nel mese di settembre per la prima volta, da due anni a questa parte, sono tornati ad aumentare. Quasi 1.500 i migranti arrivati in 20 giorni.

 Il centro di accoglienza di Lampedusa, inoltre, potrebbe anche dover accogliere le 218 persone a bordo della Ocean Viking, che ha chiesto un porto sicuro all’Italia o a Malta. Intanto sull’isola prosegue la protesta di un gruppo di tunisini che chiedono di non essere rimpatriati manifestando sulla piazza della chiesa madre, di giorno rimanendo seduti e la notte dormendo a terra.

Matteo Salvini, in occasione dei suoi interventi pubblici e sui suoi canali social, sta cavalcando proprio il tema degli sbarchi per delegittimare il governo per continuare ad accrescere i suoi consensi, sottraendo elettori al MoVimento Cinque Stelle.