Migranti e piano Balcani. Impegno per 100mila posti ma valutazioni in corso

L’accordo è per 100mila nuovi posti per accogliere i profughi in arrivo in Europa e offrire un riparo mentre l’inverno sta arrivando. Ma sui dettagli l’intesa non c’è ancora. Gli 11 Paesi Ue ed extra-Ue lungo la rotta dei Balcani, che dalla Grecia arriva in Germania, ieri notte hanno raggiunto un accordo su un piano operativo che prevede, oltre al rafforzamento dei controlli dei confini esterni e lo scambio di informazioni fra i Paesi, anche 100mila nuovi posti di accoglienza. Per il momento, spiega un funzionario europeo, è sicuro che 30mila saranno in Grecia, di cui la maggior parte sulle isole di fronte alla Turchia. Altri 20mila saranno organizzati nel Paese dall’Unhcr, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, facendo ricorso agli hotel e alle case dei privati, che saranno pagati per ospitare i migranti in arrivo. Maggiore incertezza sugli altri 50mila posti che dovranno essere garantiti dai Paesi lungo la rotta balcanica. Dopo aver dato una disponibilità nel corso del summit di ieri, ora i governi stanno verificando l’effettiva capacità di accoglienza. Sono in corso le valutazioni nelle capitali, sottolinea il funzionario. Un altro problema è che i profughi non vogliono fermarsi prima della Germania e rifiutano ospitalità anche nei centri già pronti in Serbia. Ma uno dei principi ribaditi nell’incontro di ieri è che se i profughi non si registrano, allora significa che sono illegalmente nell’Ue e che non hanno diritto a cibo, protezione e alla redistribuzione negli altri Paesi.

Circa Roberto Cristiano

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