Un'immagine del nuovo naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia e la Marina Militare precisa che sono cinque e non sette, come in un primo momento era stato comunicato, i morti recuperati a bordo di un barcone carico di oltre 500 migranti che si ?? capovolto a circa venti miglia al largo delle coste libiche. Roma, 25 maggio 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA MARINA MILITARE +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Migranti e Onu: ‘Ban rattristato della grande perdita di vite umane’

Profondamente rattristato per la perdita di centinaia di vite umane, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha lodato i grandi sforzi dell’operazione congiunta italiana ed europea per salvare vite e ha fatto appello per un raddoppio degli sforzi per salvare chi si mette in viaggio e per contrastare i trafficanti di persone nell’Egeo e nel Mediterraneo. Ban ha registrato con grave preoccupazione come il 2016 sia stato particolarmente letale con 2.510 morti contro i 1.850 nello stesso periodo del 2015. A livello globale il capo dell’Onu ha chiesto una risposta globale e collettiva ai grandi movimenti di migranti che includa un allargamento delle vie legali di immigrazione: ‘Il vertice del 19 settembre su questo tema sara’ una occasione speciale di creare accordi e dimostrare maggiore solidarietà con i paesi che ospitano la maggior parte di questi profughi’.  Il  bilancio dei morti nel Mediterraneo sale negli ultimi sette giorni, rivisto a 880 dall’Unhcr raccogliendo le testimonianze dei sopravvissuti e  la Commissione europea va in pressing sui governi per accelerare i ricollocamenti dei rifugiati già arrivati in Italia e Grecia. E attende ancora risposte da Roma, tanto alla lettera inviata da Avramopooulos il 13 maggio a Gentiloni ed Alfano, quanto a quella di venerdì scorso al capo della polizia Gabrielli e al prefetto Morcone. A quasi un anno dalla prima decisione sulla redistribuzione in 24 mesi di 40mila rifugiati da Italia e Grecia, saliti a 160mila a settembre scorso, sono appena 1.816 quelli effettivamente sistemati. Poco più dell’1%. E la portavoce di Bruxelles torna a ribadire che quelle decisioni, avallate dai vertici europei, sono legalmente vincolanti: ‘Una legge europea che deve essere messa in atto da chi ha preso la decisione nel Consiglio’. E se da una parte a Bruxelles notano che, almeno dalla Grecia, nell’ultima settimana le ricollocazioni hanno preso un ritmo quotidiano, dall’altra la portavoce martella che il ritmo deve accelerare, ricordando che la Commissione è guardiana dei Trattati e può lanciare procedure di infrazione. Bruxelles però va in pressing anche sull’Italia. Nella lettera inviata venerdì a Gabrielli e Morcone, il direttore generale della DG affari interni Matthias Ruete garantiva massimo sostegno operativo ed economico ma chiedeva all’Italia di accelerare la messa in atto degli interventi proposti dall’Italia per fronteggiare l’emergenza. E quindi: nuovi hotspot, stop agli sbarchi incontrollati, creazione di team mobili, più posti nei centri pre-espulsione e più informazioni sugli aspetti operativi e legali sull’idea degli hotspot navali. L’Italia però non ha ancora dato risposte e la portavoce della Commissione osserva che la Ue desidererebbe ulteriori chiarimenti, specificando che comunque ci sono contatti e scambi tra Italia e Frontex per l’aumento delle risorse per l’operazione Triton di ricerca e salvataggio e l’eventuale funzionamento operativo degli hotspot galleggianti. Dal Viminale  assicurano che una risposta arriverà a breve.

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