Migranti e Musumeci: ‘Si svuota l’hotspot di Pozzallo’

“Da stamattina, a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l’hotspot di Pozzallo, dove alle 11 arriverà il nostro team per esaminare l’idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente si. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità. Vi tengo aggiornati!”, scrive il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, su Facebook.

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, prosegue nella sua volontà di sgomberare tutti i centri di accoglienza migranti del territorio da lui amministrato e nelle ultime ora ha dato il via allo svuotamento dell’hotspot di Pozzallo.

A spingere il governatore siciliano della Lega in quest’opera di sgombero è stata senza dubbio l’emergenza sbarchi, andatasi ad aggiungere a quella del coronavirus. I 62 migranti positivi al Covid-19, fino ad oggi ospitati all’hotspot di Pozzallo, sono stati trasferiti ad altra sede, così come già era avvenuto nelle roventi settimane di Luglio per altri centri di accoglienza siciliani.

“Spero nel buonsenso del governo centrale. Speriamo che non ci siano né vinti né vincitori”, così a Sky TG24, il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, parlando dell’ordinanza di sgombero dei centri di accoglienza emanata dalla Regione. “Io ho già dimostrato di essere collaborativo – ha detto il governatore – abbiamo operato oltre 11mila interventi sui migranti, abbiamo sempre dato ampia disponibilità, più collaborazione di così non si può. Tra qualche ora – ha aggiunto – ci rivolgeremo alla magistratura, ed è triste e disarmante constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e governo regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un diritto sacrosanto che è il diritto alla salute. Il governo centrale – ha concluso – che ha avuto notificato il provvedimento, non ha ritenuto di dover dare disposizioni alle forze dell’ordine e alle Prefetture per poter sgombrare i centri d’accoglienza in Sicilia, ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza. Il che significa che ci troviamo davanti ad una palese omissione, perché le precedenti due ordinanze le Prefetture le avevano regolarmente osservate”.

I 62 migranti positivi al Covid-19, fino ad oggi ospitati all’hotspot di Pozzallo, sono stati trasferiti ad altra sede. Lo rende noto il sindaco, Roberto Ammatuna, sottolineando che l’operazione “è il il frutto di una collaborazione quotidiana, continua e riservata con il ministero dell’Interno e con la Prefettura di Ragusa che testimonia come soltanto la sinergia istituzionale può portare a risultati celeri”.

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