epa04967375 German Chancellor Angela Merkel (L) delivers her speech next to French President Francois Hollande at the European Parliament in Strasbourg, France, 07 October 2015. EPA/PATRICK SEEGER

Migranti e Merkel: ‘Addio Dublino, servono nuove regole’

 ‘Dublino e’ stato ormai superato. Mi impegno a lavorare a una nuova procedura che ottemperi a equita’ e solidarietà’, afferma Angela Merkel, parlando alla plenaria dell’Europarlamento. Italia e Grecia non possono essere lasciate sole, così come i paesi balcanici davanti alle ondate migratorie, conferma  il presidente François Hollande alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, aggiungendo che vanno conclusi accordi con la Turchia perché i migranti vi siano accolti ma dobbiamo aiutarla perché ci possa aiutare. L’Europa viene da una serie di crisi e ad ogni crisi si manifesta una paura e bisogna vivere con la paura, ma non dominati dalla paura,  ricordando che 26 anni fa l’Europa occidentale accolse i cittadini dell’est senza chiamarli rifugiati. ‘L’idea di un’Europa a trazione franco-tedesca, con soli due motori, è assolutamente retrò, politicamente, culturalmente, ma anche geograficamente. La presenza congiunta di Angela Merkel e Francois Hollande rappresenta un vulnus al Parlamento’,  parole dure quelle di Nicola Danti, europarlamentare del Pd, considerato da molti vicino a Matteo Renzi, per protestare contro la visita che si terrà domani del presidente francese e della cancelliera tedesca alla plenaria di Strasburgo. La questione centrale è che una volta Francia e Germania erano il cuore d’Europa ma oggi l’Unione è una realtà complessa. Ci sono tante sensibilità, è grande, si va dal Portogallo alla Lituania, da Cipro alla Finlandia. Magari bastasse l’accordo tra Francia e Germania per risolvere i problemi, ma purtroppo non è così, come si vede ogni giorno. Fatto sta che la ‘polemica’ arriva a qualche giorno di distanza da un altro episodio che non è piaciuto a Roma, ovvero la convocazione di un vertice a Parigi tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna, con l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini,  a cui l’Italia non fu invitata malgrado nel menù ci fossero temi particolarmente sensibili,  non solo l’Iran ma anche Siria e, soprattutto, Libia. La questione centrale è che una volta Francia e Germania erano il cuore d’Europa, mentre  oggi l’Unione è una realtà complessa. Ci sono tante sensibilità, è grande, si va dal Portogallo alla Lituania, da Cipro alla Finlandia.

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