Nuovo allarme migrati nel mar Mediterraneo nelle acque antistanti la Libia e la Tunisia. Otto persone sarebbero disperse in mare al largo della Libia ed una quindicina sarebbero a bordo di un barcone che potrebbe affondare. Lo riferisce Alarm Phone, il numero di soccorso per migranti in difficoltà in mare, che spiega come intorno alle 6 ha ricevuto una telefonata da un barcone in difficoltà con a bordo una ventina di persone, tra cui donne e bambini. Secondo quanto raccontato dai migranti, otto persone sarebbero cadute in mare e l’imbarcazione avrebbe imbarcato acqua. Tutte le autorità interessate sono già state avvertite.
“La barca sta andando alla deriva nell’area libico-tunisina. Le autorità di Tunisia, Malta e Italia sono state informate. A Tripoli nessuno è raggiungibile, non c’è da stupirsi: c’è una guerra in corso. Chiediamo immediato lancio di operazione Sar”, ha twittato Alarm Phone.
“Verremo uccisi se torniamo in Libia” – Un velivolo di Seawatch ha stabilito contatto visivo con l’imbarcazione, confermando che ci sono circa venti persone a bordo, tra cui donne e bambini, e nessun motore. I migranti hanno riferito ad Alarmphone che alcuni di loro “verrebbero uccisi se riportati in Libia”.