Merkel, tra sondaggi choc e migranti

Si diffondono le voci di prossime dimissioni di Angela Merkel. Le indisrezioni  sono circolate sui mercati valutari di Tokyo, Seul, Singapore e Sydney, causando forti pressioni sull’euro sceso in Asia a nuovi minimi delle ultime tre settimane nei confronti dello yen e degli ultimi quattro mesi verso la sterlina. La divisa europea ha poi recuperato parte delle perdite all’apertura dei mercati nel Vecchio Continente. Le voci sulle intenzioni  della Merkel hanno preso il via da un articolo pubblicato da ‘Time Magazine’, nel quale si parlava del pessimo inizio d’anno del governo tedesco da settimane al centro di forti polemiche su diverse questioni, prima fra tutte quella dei tagli alle tasse. La Cancelliera è corsa i ripari e un portavoce dell’Esecutivo ha definito le voci del tutto prive di fondamento. Ma i rumors si susseguono a Berlino soprattutto alla luce dei sondaggi choc della tv pubblica Ard realizzato dall’istituto Infratest dimap e riportato sul sito del tg di Ard.  Dalel rilevazioni risulta che consenso per la Merkel  è crollato in un mese di ben 12 punti, il punto più basso dal 2011. Se poi si parla della gestione della crisi dei profughi, l’81% ritiene che il governo non abbia la situazione in pugno. La tendenza si riflette anche sulle intenzioni di voto. Rispetto a un mese fa l’Unione di Cdu e Csu perde quattro punti, scendendo al 35%, mentre il partito anti-immigrati Afd sale al 12%, diventando terza forza del Paese. Inoltre, sempre secondo il sondaggio della tv pubblica Ard, il 61% degli interpellati è poco o per nulla soddisfatto del lavoro della ‘Grosse Koalition’.  Se la Cdu dovesse perdere le elezioni regionali previste in primavera non è escluso che sia la stessa base del partito a chiedere la testa della Cancelliera. Papa Francesco per quanto riguarda la questione dei migranti ricorda di quella volta che fece arrabbiare la Merkel che lo chiamò: ‘Era un po’ arrabbiata perché avevo paragonato l’Europa a una donna sterile, incapace di fare figli’. Accadde nella sua visita al Parlamento di Strasburgo, nel novembre del 2014, in quell’occasione Francesco disse che un’ Europa che sia in grado di fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità potrà essere anche più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno, anche per il grande vuoto ideale a cui assistiamo nel cosiddetto Occidente. E poi, rivolto agli europarlamentari, non esitò a evocare un’ Europa nonna e non più fertile e vivace. Per cui i grandi ideali che hanno ispirato l’ Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici delle sue istituzioni. Bergoglio rivela che durante quella telefonata la Merkel gli chiese se davvero pensava che l’Europa non poteva più fare figli: ‘Io le risposi che sì, l’ Europa ne può fare ancora, e tanti, perché ha radici solide e profonde e ha una storia unica. Può avere ancora un ruolo fondamentale per la cultura e le tradizioni che incarna’. Ma, riguardo alla gestione della crisi dei profughi, la Merkel è in aperta e visibile difficoltà e non raccoglie più i consensi di un tempo.

Cocis

 

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