Meredith: assoluzioni annullate, delusi Amanda e Raffaele. Esulta famiglia Kercher

Per Meredith Kercher c’è un’altra possibilità di  giustizia. A concedergliela la Cassazione, che  ha dichiarato nulle le assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. I due imputati subiranno quindi un nuovo processo davanti alla Corte d’assise d’appello di Firenze. Una piccola grande vittoria per i familiari di Meredith ai quali i giudici supremi  hanno dato ragione, accogliendo  il ricorso presentato  dal pg di Perugia e dai genitori della ragazza massacrata a Perugia.

Amanda Knox e Raffaele Sollecito, accusati della morte di Meredith,  erano stati assolti in appello per non aver commesso il fatto,  catapultando quindi la decisione dei giudici di primo grado che avevano condannato a 26 anni di carcere Amanda e a 25 Sollecito.

Per l’ micidio di Meredith, avvenuto nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007, è stato condannato in via definitiva l’ivoriano Rudy Guede a 16 anni di reclusione, dopo il giudizio con rito abbreviato.
“Ho parlato con lei al telefono, all’inizio non aveva capito bene lo svolgimento dell’udienza, era agitata. Poi si è calmata. E’ dispiaciuta, dice che continuano a non crederle”, ha dichiarato  ancora il difensore di Amanda Knox, Luciano Ghirga, entrando in Cassazione, prima che venisse letto il verdetto.

Ieri il pg della Cassazione, Luigi Riello, aveva affermato che la sentenza di assoluzione di Amanda e Raffaele “deve essere annullata essendo un raro concentrato di violazioni di legge e un documento di alta illogicità”.

 

Un incubo che ricomincia quindi  per Raffaele Sollecito ed Amanda Knox. I due si sono sentiti  telefonicamente, come riferito dalla compagna di Raffaele. “Stanno decidendo cosa fare, ha riferito la ragazza ai microfoni del Tg3 Veneto.  “Raffaele é distrutto, ha aggiunto,  non sta parlando con nessuno. Ricominciare è dura”.

Delusa anche Amanda, che è stata informata della sentenza della Cassazione dal proprio legale. “Sono addolorata”, ha dichiarato al Seattle Times definendo inoltre “completamente infondata e ingiusta” la teoria dei procuratori di Perugia. “Non importa ciò che accadrà: io e la mia famiglia continueremo la nostra battaglia legale, fiduciosi nella verità contro accuse errate”.

Sentimenti opposti invece per la famiglia di Meredith. “Sono felice…”, ha detto al legale di famiglia, l’avvocato Francesco Maresca,  Stephanie, la sorella della studentessa uccisa a Perugia.

“Pensavo si potesse mettere la parola fine a questa vicenda”, ha dichiarato Raffaele Sollecito, parlando con l’avvocato Luca Mauri, uno dei suoi difensori. “Ho parlato con lui poco fa ed è deluso”, ha aggiunto Mauri. “Oggi è il suo compleanno, compie 29 anni, ma non deve essere deluso perché è innocente”. “Sono deluso. Ma io sono innocente e posso continuare ad andare avanti a testa alta”: lo ha detto Raffaele Sollecito parlando con uno dei suoi difensori, l’avvocato Luca Maori, dopo la decisione della Cassazione. Il giovane pugliese ha atteso a Verona dove studia, il pronunciamento dei giudici di Piazza Cavour. “E’ un calvario che continua” ha quindi sottolineato l’avvocato Maori.

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