Con la missione in Arabia Saudita i rapporti sono stati elevati a livello di partenariato strategico. Cooperazione in materia energetica, di difesa, l’impulso agli investimenti reciproci, anche i temi legati all’archeologia sono «le materie prioritarie» individuate nell’ambito del partenariato, ha spiegato Meloni, sottolineando «il valore delle intese governative» e di quelle che sono state «sottoscritte anche tra enti pubblici e privati». Il premier quindi ha ricordato il ruolo dell’Arabia Saudita non solo in Medio Oriente, ma anche in Africa e dunque può essere un alleato importante anche nell’ambito del Piano Mattei.
Anche in Bahrein i legami commerciali e la cooperazione bilaterale su questioni come difesa e contrasto all’immigrazione irregolare tra i due Paesi sono al centro dei colloqui, insieme agli altri temi di interesse comune, dai rapporti nella regione al dialogo interreligioso. «Come sapete c’è stata anche una visita di Papa Francesco nel 2022, oggi – ha spiegato il premier – concludiamo un giro che abbiamo iniziato già da tempo e che secondo me sta portando a casa risultati importanti».
«C’è un focus del governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni, incentrato in particolare sul Mediterraneo allargato, dove ovviamente le Nazioni del Golfo assumono una centralità strategica. L’Arabia Saudita è un attore di primo piano», ha proseguito il premier parlando della missione appena conclusa nel Paese. «Italia e Arabia Saudita sono due Nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l’energia, il rapporto con l’Africa, la difesa, gli investimenti. Altro tema che io ho posto in passato è la questione di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni», ha proseguito Meloni rispondendo alle domande dei cronisti sulle polemiche sollevate dall’opposizione anche in questa circostanza. «L’opposizione – ha ricordato – mi rinfaccia qualsiasi cosa, ma non c’è contraddizione tra quello che io dicevo ieri e quello che faccio oggi».
In merito «all’ipotesi alla quale noi lavoriamo e che supportiamo, di una normalizzazione della questione mediorientale, la famosa soluzione dei due Stati» ritengo che «una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave» per «facilitare questo percorso», ha poi proseguito il premier, spiegando anche che l’Italia è favorevole «all’ingresso dei sauditi nel Gcap», il programma di collaborazione internazionale per lo sviluppo di un sistema aereo di nuova generazione, sebbene sia «un lavoro non immediato».
“Il nuovo partenariato strategico siglato tra Italia e Arabia Saudita, in occasione della visita del Presidente Meloni ad Al Ula, rappresenta una tappa cruciale per le relazioni bilaterali ed è ispirato alla visione internazionale di questo Governo in tema di cooperazioni economiche e politiche nell’interesse della nostra Nazione, come rappresentato anche dal Piano Mattei”, commenta in una nota Marco Osnato (Fdi), presidente della VI Commissione Finanze alla Camera e della Sezione Bilaterale parlamentare Italia-Arabia Saudita.
“La complementarità tra la Vision 2030 saudita e le competenze industriali italiane rafforza i nostri legami in settori strategici come le grandi opere, la transizione energetica, l’idrogeno verde, e la trasformazione digitale. Questa alleanza strategica sottolinea l’impegno comune per un futuro prospero e sempre più avanzato” aggiunge Osnato. “L’Italia di Giorgia Meloni si conferma un partner fondamentale del Regno, con un ruolo di primo piano nel supportare i progetti di diversificazione economica e innovazione. L’accordo firmato oggi non è solo un’opportunità per le imprese italiane, ma una rappresentazione del rispetto reciproco e degli interessi comuni che legano i nostri due Paesi. Da cittadino italiano e da Presidente della Sezione bilaterale Italia-Arabia Saudita non posso che salutare con orgoglio e favore questa nuova importante fase dei rapporti bilaterali”.
“Questa è l’età dell’oro nelle relazioni tra Bahrein e Italia”, afferma Ausama Alabsi, ambasciatore del Bahrein in Italia, prima della sua partenza per Manama, dove è stata accolta il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita ufficiale.
“Questo viaggio nasce dall’invito fatto dal re Hamad bin Isa Al Khalifa a ottobre 2023 quando a Roma è stato ricevuto sia da Meloni che dal presidente Mattarella. Attenzione: questi viaggi non hanno solo un valore cerimoniale: dopo la visita del primo ministro e principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa nel 2020, nel 2022 l’Italia è diventata il primo partner commerciale del Bahrein nell’Unione Europea”.
“Posso dirle che da qui all’estate ci saranno almeno quattro delegazioni ministeriali del Bahrein in arrivo in Italia. I leader di entrambi i paesi aprono la porta, poi sono le ambasciate e il settore privato a sviluppare le opportunità di crescita e scambio. Oggi l’Italia è un attore centrale in Europa e anche a livello globale, e in questo contesto in continua evoluzione è diventato un punto fermo anche per molti paesi del Medio Oriente e del Golfo”, prosegue il diplomatico.
“Il Bahrein è alla guida della Lega Araba fino al prossimo maggio, dunque la visita del presidente del Consiglio Meloni si inserisce in un contesto più ampio di relazioni con un’area del mondo che si sta trasformando velocemente. Si parlerà di relazioni bilaterali, legami commerciali ma anche del ruolo dell’Italia nella protezione del Mar Rosso, dove il vostro paese ha un ruolo importante nel mantenimento della sicurezza e della stabilità”.
Alabsi è un esperto di politiche migratorie, avendo guidato la Labour Market Regulatory Authority (Lmra), istituzione pioneristica che ha gestito con successo l’arrivo di centinaia di migliaia di lavoratori da tutto il mondo. “Durante la visita di Meloni anche questo tema è stato sul tavolo. I paesi del Golfo negli ultimi 60 anni hanno accolto flussi di migranti che, nel nostro caso, arrivano al 53% della popolazione. Siamo a disposizione per i paesi europei interessati a una gestione intelligente di un fenomeno che va affrontato dal punto di vista sociale ed economico”.
Il Bahrein è uno dei firmatari originali degli Accordi di Abramo, storico patto siglato alla Casa Bianca nel 2020, durante la prima presidenza Trump, con Israele, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. Nel frattempo si sono uniti Marocco e Sudan, e con il secondo mandato del presidente americano e la tregua a Gaza, in molti si aspettano un allargamento. “Abbiamo lavorato benissimo insieme al presidente Trump nel suo primo mandato, sono sicuro che i rapporti si rafforzeranno ancora. Il Bahrein ospita la Quinta flotta della Marina americana, e da oltre 20 anni è uno dei principali alleati non-Nato di Washington. Sull’espansione degli Accordi di Abramo, so che molti paesi ci stanno pensando, ovviamente è una loro decisione sovrana, nella quale entrerà il desiderio di normalizzazione dei rapporti nella regione e anche la difesa della causa palestinese”.
Arabia dorata per un valore di circa 10 miliardi di dollari. L’annuncio del premier Meloni arriva a metà giornata, nel corso del suo intervento alla tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita ad Al-Ula. “Siamo tutti consapevoli che la relazione tra i sistemi economici italiano e saudita ha molti margini di crescita: è nostro comune interesse fare un salto di qualità” aggiunge la premier che ha incontrato il principe ereditario saudita bin Salman. “C’è un enorme potenziale non sfruttato nella nostra cooperazione, e questa visita può aprire una fase completamente nuova nella nostra partnership. Per questo, abbiamo elevato le nostre relazioni bilaterali al livello della partnership strategica”.
“A mio avviso c’è una differenza tra il semplice comprare o vendere qualcosa e il cooperare davvero. Cooperare è tutta un’altra cosa, che significa confrontarsi, ragionare insieme sulle indifferenze in uno scenario sempre più incerto in cui saper ascoltare ed essere ascoltati è fondamentale ed è il primo passo. Più il dialogo è franco e intenso, più si svilupperà naturalmente”, ha detto Meloni, in apertura del suo intervento alla tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita, ad Al-Ula. Nel corso dell’incontro tra la premier e il Principe ereditario e Primo Ministro dell’Arabia Saudita, Mohamed bin Salman Al Saud, i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico, avviando una cooperazione strutturata. Tra le iniziative concordate, l’organizzazione nei prossimi mesi di “un business forum settoriale” e l’avvio di un processo “per definire un piano d’azione con priorità condivise”.
Negli ultimi anni, ha evidenziato Meloni in un passaggio del suo intervento, “l’andamento delle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Arabia Saudita è stato certamente positivo. L’Italia è il settimo fornitore dell’Arabia Saudita e sta gradualmente migliorando la sua quota di mercato. Nei primi 10 mesi del 2024, le esportazioni italiane sono cresciute di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2023”. Dati che la premier considera “significativi, ma ancora ampiamente migliorabili”. Durante il colloquio, spiega Palazzo Chigi in una nota, Meloni e bin Salman “si sono confrontati su diverse questioni globali e regionali di rilievo, anche nel contesto delle relazioni tra Unione Europea e Consiglio di Cooperazione del Golfo”. Tra i temi trattati: la ricerca di “una pace giusta e duratura” in Ucraina; il consolidamento del cessate il fuoco a Gaza e la ripresa di un processo politico verso una soluzione dei due Stati; il sostegno a un processo politico inclusivo in Siria e gli sforzi di ricostruzione; l’assistenza al Libano; l’approccio alla transizione energetica basato sulla neutralità tecnologica e sulle interconnessioni tra reti; lo sviluppo di “data center e iniziative comuni per il progresso sostenibile in Africa”.
“Sono molto lieta di creare accordi specifici per i nuovi progetti congiunti non solo tra di noi ma anche per condividere il nostro lavoro congiunto all’estero e in Africa, che è un importante focus del mio governo. Sul Piano Mattei penso che l’Italia e l’Arabia Saudita possano lavorare bene insieme perché è molto importante per entrambe e questo fa proprio la differenza”, ha detto la presidente del Consiglio.
Nel corso della visita, la premier a Gedda ha visitato la nave Vespucci. La nave scuola ha fatto tappa in Arabia Saudita, per la prima volta nella sua storia, nel quadro di una circumnavigazione del globo iniziata il 1° luglio 2023 e che si concluderà il prossimo 10 giugno dopo aver toccato 33 porti in 28 Nazioni e in 5 continenti.