Meloni e l’aumento al tetto del contante. Probabilmente l’aumento ci sarà ma di poche migliaia di euro

Il Governo Meloni ha appena iniziato a lavorare e dalla Lega di Matteo Salvini è stata depositata la proposta di legge che prevede un massimale di 10mila euro in contanti. La prima firma porta quella del deputato ed economista Alberto Bagnai.

Dopo il discorso programmatico, la Premier ha illustrato il primo dei punti su cui intende agire a livello finanziario. Il tetto al contante di 10.000 euro è stata la prima proposta, se così fosse l’Italia andrebbe di pari passo con Malta e la Repubblica Ceca. Il limite di 2000 euro era stato fissato dal decreto Milleproroghe di Lega e Forza Italia. Meloni: la moneta elettronica privata “penalizza i più poveri”. Salvini: un tetto più alto favorirà “il buonsenso, meno burocrazia e più libertà”.

Pro all’innalzamento del tetto contante è anche Banca d’Italia: l’aumento sosterrebbe la domanda. La sede di Palazzo Koch “Un aumento della quota di transazioni in contanti determinerebbe, a parità di condizioni, un incremento dell’incidenza dell’economia sommersa. Sebbene le metodologie adottate presentino alcuni limiti, il lavoro mostra che le restrizioni all’uso del contante possono essere efficaci nel contrasto all’evasione fiscale”.

Non è contraria nemmeno la Bce. Nel 2019 in una lettera a Roberto Gualtieri (allora ministro dell’economia) e ai presidenti di Camera e Senato, la Bce riprendeva l’Italia chiedendole di “dimostrare che le limitazioni permettano, di fatto, di conseguire la dichiarata finalità pubblica della lotta all’evasione fiscale.

“Non c’è nessun nesso tra i limiti all’utilizzo del contante e l’evasione fiscale, per questo il Governo innalzerà il tetto attuale dei 3.000 euro che oltretutto penalizza i più poveri”.  Alza subito la temperatura, la Premier Giorgia Meloni che  annuncia la svolta  dopo che la Lega in mattinata aveva depositato una proposta di legge per portare la soglia a 10mila euro.

“Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei: Meno burocrazia, più libertà”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

L’opposizione insorge: da Giuseppe Conte, per il M5S, che grida al ritorno delle valigette di contanti, al Pd che lo considera un aiuto agli evasori, al terzo polo di Carlo Calenda secondo cui “è una stupidaggine”. E tutti ricordano che è stato uno studio di Bankitalia a collegare l’uso del contante all’economia sommersa.

Meloni però tira dritto e conferma le intenzioni della sua maggioranza nella replica in Senato, citando le parole di un ex ministro dell’Economia del Pd: “Ci sono Paesi in cui il limite non c’è e l’evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan ministro dei governi Renzi e Gentiloni”.

“È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa, ha detto Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.

Secondo Conte invece alzare il tetto del contante significa “premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta”, e non sono persone povere, perché quelle “di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca“.

Ottimiste invece le associazioni dei commercianti, che vedono un’opportunità: usare di più il cash potrebbe addirittura incentivare i consumi e quindi stimolare l’economia. L’Italia è uno dei 17 Paesi europei ad aver stabilito un limite ai pagamenti in contanti, fissando una soglia a 2.000, che dall’anno prossimo scenderebbe a 1.000 se non si intervenisse. Cosa che invece il Governo farà, già con la prossima manovra di bilancio, ha detto il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari.

Gli altri 10 Paesi Ue non hanno alcun limite, e tra questi ci sono Germania e Austria. Una situazione che, spiega Meloni, “rischia di non favorire la nostra competitività”.

Del resto Bruxelles, sebbene a favore di tetti bassi, aveva proposto di uniformare i limiti partendo da una soglia di 10mila euro, per convincere anche quei Paesi che attualmente hanno tetti molto alti o nessun limite.

Circa Redazione

Riprova

Pietro Ciucci, ad della Stretto di Messina, comunica che partiranno questa estate i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto

Partiranno questa estate i lavori per la costruzione del Ponte Sullo Stretto, come conferma l’amministratore …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com