Meloni con il movimento ‘Basta Tasse’

Siglata l’alleanza federativa tra Fratelli d’Italia e il movimento civico Basta Tasse, nato in segno di protesta contro la tassazione iperbolica che, dal governo Monti in poi, ha bloccato l’economia e ingessato l’intrapresa italiana.  Nella sala stampa di Montecitorio Giorgia Meloni ha presentato  il patto federativo con il movimento guidato dl senatore Luciano Garatti, già parlamentare del Polo delle libertà nel 1994, area liberale, che si aggiunge ai patti già siglati con altri movimenti politici e della società civile in vista della nascita di un ‘grande movimento conservatore e sovranista’. L’appello lanciato nel settembre scorso ad Atreju – spiega la leader di Fratelli d’Italia – per dare vita a una casa comune dei sovranisti e conservatori è andato al di là delle nostre aspettative. Vogliamo essere inclusivi, accogliere chiunque cerchi una casa e una causa.

Apprendiamo dai calcoli dell’Ufficio studi di Confcommercio è che il nostro Paese, in quanto a pressione fiscale effettiva, detiene il record del mondo. La pressione fiscale effettiva è infatti pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3% del Pil.

Si tratta di una percentuale che supera quella di tutti i maggiori paesi nel mondo. La pressione fiscale apparente è pari al 44,1% del Pil. Dallo studio di Confcommercio emerge che, a fronte di un aumento della pressione fiscale in Italia del 5% dal 2000 al 2013, il Pil procapite è sceso del 7%. In Germania nello stesso periodo la pressione fiscale è diminuita del 6% mentre il Pil reale procapite è aumentato del 15%.

Ad esempio in Svezia, paese fuori dall’Ue, la pressione fiscale nello stesso periodo è scesa del 14% e il Pil reale procapite è aumentato del 21%. “

La Germania ad esempio nello stesso periodo ha visto crescere il Pil reale procapite di 4,4 punti percentuali. La Francia ha perso 2,3 punti.

Dopo i patti con la Destra, Sud Protagonista, Cuori Italiani, Riva Destra, il Popolo delle partita Iva rriva quello con Basta Tasse che conferma la straordinaria attenzione di Fratelli d’Italia per la tutela del mondo della produzuone italiana, di chi fa impresa, per i temi fiscali sui quali l’alleanza di governo si è mostrata più carente. La Meloni definisce quella sulle tasse «la più grande promessa tradita» di questo governo: «Della grande battaglia di Fratelli d’Italia sulla flat tax non c’è traccia, è sparita da ogni radar, mi dispiace ma è così. E non solo, ma, secondo l’ultima manovra, le tasse sono aumentate per il 30 per cento delle imprese e non parlo delle grandi imprese. Senza il taglio delle tasse e della burocrazia non c’è futuro per i nostri imprenditori – spiega l’ex ministro della Gioventù – perché il reddito di cittadinanza si conferma un grande bluff che non aiuterà la ricerca del lavoro. In Italia quello che manca non è il collegamento tra l’offerta e la domanda, chi pensa questo non sa dove vive, non sa di che cosa parla. In alcuni territori del nostro Paese il lavoro non si trova perché, purtroppo, non c’è. E per creare lavoro bisogna mettere le imprese nelle condizioni di poter assumere abbassando le tasse».

Arianna Manzi

 

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