Medio Oriente: salito a 139 morti palestinesi il bilancio dei raid israeliani a Gaza

E’ aumentato a 139 palestinesi morti, tra cui circa 40 bambini, e 950 feriti il bilancio dei bombardamenti israeliani iniziati lunedi’ 15 maggio sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente televisiva satellitare panaraba “Al Arabiya”, di proprieta’ del Qatar. Altri 13 palestinesi sono morti nelle proteste contro Israele, mentre gli scontri tra polizia e manifestanti sono continuati per tutta la notte a Gerusalemme est. I morti dalla parte israeliana, secondo le autorita’ dello Stato ebraico, sarebbero otto, tra cui un militare che pattugliava la Striscia di Gaza e due bambini.

Oltre 200 razzi sono stati lanciati da Gaza contro Israele tra le 19 di ieri e le 7 di questa mattina, mentre le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto intensi bombardamenti nell’enclave palestinese. Il sistema di difesa anti-missili Iron Dome, riferiscono le autorita’ dello Stato ebraico, hanno intercettato 100 razzi diretti contro aree popolate, mentre 30 sono caduti dentro la Striscia di Gaza. Nel corso della notte, 160 aerei da guerra israeliani hanno sganciato 450 bombe contenenti oltre 80 tonnellate di esplosivo, colpendo 150 bersagli in 35 minuti. Le Idf riferiscono di aver distrutto anche “molti chilometri di tunnel” del gruppo palestinese Hamas, un “asset strategico” utilizzato dai militati per il trasporto di armi e combattenti. Decine di esponenti di Hamas sarebbero rimasti sepolti dalle macerie, ma non e’ ancora chiaro quale sia il bilancio delle vittime.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha fatto appello nella notte a tutte le parti affinche’ cessino immediatamente le ostilita’ a Israele e nella Striscia di Gaza. “L’escalation militare in corso ha causato grande sofferenza e distruzione. Ha causato decine di vittime civili, inclusi – tragicamente – molti bambini. I combattimenti hanno il potenziale per causare una crisi umanitaria e di sicurezza incontenibile, e di stimolare ulteriormente l’estremismo, non solo nei Territori palestinesi occupati e in Israele ma in tutta la regione”, afferma un comunicato del portavoce di Guterres, Stephane Dujarric. Le parti “devono permettere che si intensifichino gli sforzi di mediazione per porre fine immediatamente al conflitto”, prosegue Guterres, che aggiunge: “L’Onu e’ attivamente coinvolta in tali sforzi, che sono anche cruciali per consegnare gli aiuti umanitari necessari alla popolazione colpita a Gaza”. Solo una soluzione politica sostenibile condurra’ a una pace duratura, ha aggiunto Guterres, che ribadisce il suo impegno, anche tramite il Quartetto per il Medio Oriente, a sostenere i palestinesi e gli israeliani nella risoluzione del conflitto, sulla base del diritto internazionale e delle risoluzioni Onu

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