Maria Elena Boschi e Massimo D'Alema in una combo

Mdp riunito a Milano. D’Alema: ‘Se pressioni vere Boschi lasci’

‘Se venisse confermato che in quanto esponente del governo ha fatto pressioni o ha incoraggiato Unicredit a farsi carico della Banca dell’Etruria, dato l’evidente conflitto di interessi, direi di sì, mi pare abbastanza clamoroso, no?’, afferma Massimo D’Alema, a margine dell’assemblea di Mdp a Milano, ha risposto a chi gli chiedeva se a suo parere il sottosegretario Maria Elena Boschi si dovrebbe dimettere.

A Milano è in corso l’assemblea di Mdp. D’Alema parla anche di alleanze. ‘Larghe intese dopo il voto?’,  attacca: ‘Non lo so, non sappiamo neanche quale sarà la legge elettorale. Ma a me sembra che una certa intesa fra Renzi e Berlusconi ci sia sempre stata. E sostanzialmente questa intesa è ancora operativa, a volte in modo sotterraneo a volte in modo aperto’. Secondo l’ex premier, l’ntesa fra i leader di Pd e FI sostanzialmente ha caratterizzato tutta la politica renziana fin da quando Renzi andò a trovare Berlusconi ad Arcore.

La sinistra moderna,  ha attaccato,  si deve ispirare a figure come quella di Francesco e non a quella del finanziere internazionale con il conto alle Cayman, la società off-shore a Malta, che poi magari dal palco della Leopolda ci spiega che cos’è la sinistra moderna, questo è il renzismo.

L’ex premier ha sottolineato che le grandi sfide di oggi non si vincono a livello nazionale. Bisogna avere una sinistra  che sia capace di avere come modello ideale un nuovo umanesimo, perché solo una nuova visione umanista può cambiare una globalizzazione che altrimenti produce conflitto. Noi siamo una piccola forza,   ha concluso,  siamo all’inizio del cammino. Ma ritengo che al di là della dimensione bisogna avere l’ambizione di guardare lontano.

Mi stai chiedendo se sono d’accordo nel fare la coalizione nel centrosinistra, con un simbolo, con primarie per il candidato premier? Col Pd, non con Renzi, sì. Perché io penso che ci voglia una sinistra di governo’, così Pierluigi Bersani ha risposto a un giornalista a margine dell’ assemblea di Mdp, a Milano. Bersani aveva appena criticato il testo proposto dal Pd per la legge elettorale. Il problema non è il maggioritario o no,  ha detto,   è che questo è un maggioritario a geometrie variabili. E alla fine non c’è una maggioranza, ma ci sono le geometrie variabili. Se si vuole fare sul serio, si prenda il Mattarellum,   ha concluso Bersani,   vuol dire coalizione, simbolo e programma uguali in tutta Italia, con le primarie. Questo si chiama coalizione, l’altro si chiama trasformismo.

 

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