MatteoSalvini e Matteo Renzi, 10 anni fa il primo duello tv

Sfida per Matteo Salvini e Matteo Renzi  stasera nel salotto tv di Bruno Vespa. I due leader si affronteranno in un duello politico negli studi di Porta a Porta: 75 minuti di confronto serrato le cui regole, almeno per ora, restano sconosciute. Ma non è la prima volta per il leghista e l’ex segretario dem: correva l’anno 2009 e i due, già giovani figure di spicco dei rispettivi partiti ma ancora lontani dall’apice del successo politico, si davano battaglia a distanza sugli schermi d’Italia.

Occasione per l’inedito scontro, l’ospitata su La7 per Omnibus. E’ qui che, in veste di presidente della Provincia fiorentina e neo vincitore delle primarie Pd per la candidatura a sindaco di Firenze, Matteo Renzi viene ripetutamente chiamato ‘Matteo Nardi’. Ed è qui che con Matteo Salvini si finisce per scontrarsi su un tema che sarà cavallo di battaglia del leghista: la sicurezza.

Nella settimana che li vedrà entrambi protagonisti, nel week end, con il battesimo del nuovo movimento ‘Italia viva’ alla Leopolda, per il primo, e l’investitura della piazza romana a consacrare la sua leadership nel centrodestra, per il secondo, si ‘sfidano’, stasera, ospiti di Bruno Vespa e ‘Porta a porta’, nel loro primo duello televisivo.

Dai due Matteo ‘diversi’ si attende un confronto volto, appunto, a rimarcare differenze di stile, di politica e di esperienza governativa. Renzi dovrebbe concentrare le sue bordate a Salvini, evidenziando le diversità tra l’esecutivo Conte II – che, malgrado le ‘picconate’ al presidente del Consiglio e le puntualizzazioni quotidiane, avrebbe comunque tutta l’intenzione di durare – e quanto fatto da Salvini quando era al governo con i 5 stelle. Dal canto suo, l’ex ministro dell’Interno non risparmierà attacchi sull’attualità dei provvedimenti previsti in manovra e sulla nuova politica più tollerante sugli sbarchi, oltre alla difesa della misura bandiera leghista, ovvero ‘quota 100’ sulle pensioni.

C’è qualcosa che invidia all’ex premier? “Io a Palazzo Chigi ci arriverò dalla porta principale, cioè dalle elezioni – ha risposto Salvini -. Continuano a rinfacciarmi di aver detto ‘pieni poteri’: un’espressione forse equivoca ma sarei l’unico dittatore che chiede di dare la parola agli italiani. Renzi invece ha paura delle urne perché il suo partito è dato fra il tre e il cinque per cento. Una cosa gliela invidio: lui ha la capacità, di cui io sono sprovvisto, di cambiare idea ogni quarto d’ora. Forse dovrei imparare da questa spregiudicatezza: vai al governo per portare a casa ministri, viceministri e sottosegretari, il giorno dopo fondi un nuovo partito. A me fa schifo questo modo di intendere la politica. Se mai io perdessi la voglia di impegnarmi nella Lega, non riuscirei a cambiare partito, a cambiare squadra, a cambiare casacca. Se faccio una cosa è quella: se mi stanco, non prendo in giro la gente”.

Da Renzi mi aspetto di tutto. E’ uno che tifa Fiorentina ma per convenienza sarebbe disposto a tifare Juve per poi passare al Napoli, al Milan, all’Inter…

Alle 22.50 su Rai 1 andrà in onda il confronto con Matteo Salvini moderato da Bruno Vespa. Giusto per gli aficionados. E per tutti quelli che continuano a pensare che i due Matteo siano la stessa cosa, ha invece scritto Matteo Renzi, nella sua e-news. Era stato proprio il fondatore di Italia Viva a lanciare il guanto della sfida, nel corso di una partecipazione a ‘Porta a portà, circa un mese fa. Durante quella puntata, Vespa aveva mandato un messaggio Whatsapp a Salvini che aveva risposto in tempo reale accettando di partecipare al confronto.

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