Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci: ministri tecnici a Interno e Salute del governo Meloni

Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci, due ministri tecnici in due dicasteri chiave come Interno e Salute. ”Ringrazio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la fiducia. Accolgo questo incarico con senso di responsabilità, onore e profonda dedizione, certo di poter contare sull’altissima professionalità dell’amministrazione dell’Interno”, così  Matteo Piantedosi, appena designato ministro dell’Interno.

Dopo oltre due anni da prefetto di Roma, Piantedosi torna al Viminale: il nuovo ministro dell’Interno, che succede a Luciana Lamorgese, aveva comunque già ricoperto un incarico di primo piano al Viminale, quello di capo di Gabinetto di Salvini. Napoletano, 57 anni, Matteo Piantedosi è sposato e ha due figlie ed è è entrato nell’amministrazione civile dell’Interno nell’aprile 1989.

“Il nome di Matteo Piantedosi come Ministro dell’Interno ci infonde fiducia e ci fa sperare in una costante e particolare attenzione nei confronti degli uomini e delle donne della Polizia di Stato. È arrivato il momento di restituire a chi veste l’uniforme, dignità personale e professionale”, è il commento di Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap) relativamente alla nomina del nuovo titolare del Viminale.

“Piantedosi, già Capo di Gabinetto, Prefetto di Roma, conosce bene le nostre dinamiche e vanta un’esperienza notevole. Da una persona di spessore come il neoministro non possiamo che aspettarci attenzione e dialogo. Nell’augurargli un buon lavoro – conclude – auspichiamo che l’inizio sia subito incentrato a colmare le lacune che attanagliano l’apparato della sicurezza, frutto di anni di disattenzioni e tagli scellerati”.

Al posto di Roberto Speranza arriva invece un esperto in medicina nucleare. Il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, fino ad oggi rettore dell’università di Roma Tor Vergata. Classe 1966, Schillaci si è laureato nell’ateneo capitolino La Sapienza, dove ha conseguito la specializzazione in Medicina nucleare, e ha svolto buona parte della sua carriera a Tor Vergata, fra università e policlinico. Un tecnico puro, dunque, in un Governo quasi tutto politico, guiderà il dicastero di Lungotevere Ripa nel post Speranza.

Direttore, dal 2008, dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Medicina nucleare del Policlinico Tor Vergata, Schillaci è stato anche preside della Facoltà di Medicina e chirurgia di Tor Vergata. E’ il rettore dell’ateneo dal primo novembre 2019. Revisore per oltre 50 riviste internazionali, dal 2017 è presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare. Schillaci fa anche parte del comitato scientifico dell’Istituto superiore di sanità, designato dal ministro dello Sviluppo economico.

Orazio Schillaci è uno dei cinque ministri tecnici del nuovo governo guidato dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Schillaci è presidente dell’Associazione Italiana Medici di Medicina Nucleare e membro dell’Editorial Board delle 2 riviste internazionali più prestigiose nel settore, l’European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging e il Journal of Nuclear Medicine. Ha svolto anche il ruolo di esperto del Consiglio Superiore di Sanità nel triennio 2006-2009.

Durante i mesi dell’emergenza pandemica Orazio Schillaci ha fatto parte del Comitato tecnico scientifico dell’Istituto superiore di Sanità, nominato dal ministro uscente, Roberto Speranza.

È stato uno dei volti meno noti del Cts in quanto, a differenza di diversi suoi colleghi, ha rilasciato pochissime dichiarazioni pubbliche.

In una delle sue rare apparizioni in tv risalente al 14 ottobre 2021, sulla trasmissione Uno Mattina di Rai 1, aveva parlato di vaccini anti Covid e Green pass.

Riguardo ai vaccini, Schillaci aveva detto che “è straordinario che oltre il 90% degli studenti si sia vaccinato liberamente” e che “abbiano con grande senso civico capito l’importanza per gli altri della loro vaccinazione”. Mentre aveva definito il Green pass uno “strumento indispensabile per assicurare la sicurezza all’interno delle aule universitarie”.

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