Mattarella firma il dl Fiscale: Ecco le sanatorie e la rottamazione ter

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto fiscale. Il testo è arrivato al Quirinale dopo l’ok della Ragioneria: la bollinatura è arrivata nella tarda serata di ieri. Il provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale per la piena attuazione e la trasmissione alle Camere.

Le misure del condono. Nel dl fiscale c’è il mini condono su quanto dichiarato, che si realizza con una dichiarazione integrativa che, novità dell’ultima ora, ha tetti ben precisi ma sarà più ampia – fino a 30.000 euro – per i contribuenti che fanno ‘nero’ ma hanno dichiarato meno di 100mila euro. E il “saldo e stralcio” sulle cartelle di chi ha avuto difficoltà economiche, i cui contenuti saranno presto formalizzati in Parlamento. E’ confermata la cancellazione per le mini cartelle sotto i 1.000 euro, la rottamazione Ter per tutte le cartelle, e due sanatorie ad hoc per le liti e per chi ha avuto solo un verbale di accertamento.

Le sanatorie: chi le può utilizzare.

“Saldo e stralcio sulle cartelle non pagate“. Questo provvedimento è  l’ultima novità presente nel dl fiscale. Consentirà di abbattere una quota consistente di quanto dovuto al fisco per cartelle non pagate. Ma solo per chi era in difficoltà. Per ora la proposta in campo – elaborata dal sottosegretario alle infrastrutture della Lega Armando Siri – indirizza questo ‘perdono’ a prezzi stracciati a chi ha basso reddito o problemi di liquidità. Tre le aliquote, al 6%, 10% e 25%, che si declinano in modo diverso per le persone e per le società. Per le persone fisiche si applicano a chi ha un Isee sotto i 15.000 euro, tra 15.000 e 22.000 euro, tra 22.000 e 30.000 euro. Per le società se hanno debiti superiori al 20% del valore della produzione e un indice di liquidità inferiore a 0,3%, tra 0,3 e 0,6%, tra 0,6 e 0,8%. Chi ha già in corso la rottamazione potrà aderire al condono, sempre che rientri nei paletti previsti dal dl, ma solo per gli importi non ancora versati.

Dichiarazione Integrativa per ‘modificare’ vecchie dichiarazioni. E’ il condono che riguarda gli importi nascosti al fisco negli ultimi cinque anni e che consente di adeguare quanto non denunciato al fisco con una integrazione ‘speciale’, ma non senza paletti. Certo ha perso la possibilità di “scudare” alcuni reati come il riciclaggio e l’autoriciclaggio, o due imposte che si versano sugli immobili e sui capitali detenuti all’estero. La sanatoria è possibile solo per chi ha già presentato una dichiarazione, e potrà aumentare il valore del reddito al massimo del 30%, con un tetto complessivo di 100 mila euro l’anno. Doppia soglia che però non vale per chi ha dichiarato meno di 100mila euro che potrà comunque sanare fino a 30mila euro di imponibile non dichiarato. Su questi redditi emersi si paga una tassa del 20%.

Rottamazione ter per cartelle e multe. Per chi ha cartelle da pagare, ma non rientra nei criteri per il ‘saldo e lo stralcio’ arriva una versione ‘ter’ della rottamazione. La cartella si potrà pagare senza sanzioni e interessi con 10 rate spalmate in cinque anni. Questo rende la nuova sanatoria più conveniente delle vecchie rottamazioni. Vale anche per chi ha aderito alla rottamazione bis, che però dovrà versare le rate previste per quest’anno e potrà diluire quelle da pagare nel 2019. –

Stralcio su mini cartelle. L’annullamento sarà automatico per le minicartelle, di importo inferiore ai 1.000 euro, emesse tra il 2000 e il 2010. Queste cartelle impatteranno sul 53% dei contribuenti con vecchie cartelle non pagate. Ma la convenienza è del fisco che abbandona meccanismi di recupero costosi per ottenere piccoli importi.

Chiusura delle liti. La regolarizzazione delle liti è ancora un’altra fattispecie: si vuole smaltire il contenzioso nelle commissioni tributarie, consentendo al contribuente di ridurre quanto dovuto. In particolare è previsto che il contribuente possa pagare solo il 20% del dovuto, chiudendo subito la causa con il fisco, se ha vinto in secondo grado o dimezzare il dovuto in caso di vittoria in primo grado.

Sanatoria Flash. Nel dl sono presenti anche delle sanatorie flash. E’ possibile mettersi in regola da subito per chi, dopo un controllo, ha ricevuto un verbale di constatazione: dovrà ripresentare la dichiarazione ma non paga sanzioni e interessi. Queste due voci non si pagano anche per gli avvisi di accertamento, di rettifica, di liquidazione o per gli atti di recupero notificati entro l’entrata in vigore del decreto legge, ma a patto che non siano stati contestati. Per aderire a quest’ultima sanatoria bisognerà essere veloci e fare domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto.

 

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