‘Le autorità indipendenti prescindono dalle scelte politiche a garanzia di tutti’, afferma il presidente della Repubblica Mattarella, senza riferimenti diretti, nello scontro tra il vicepremier Di Maio e Bankitalia.

Bankitalia è stata la prima, ma poi anche l’Ufficio parlamentare di bilancio e l’Anac sono state criticate o strattonate dai big di Lega e M5s, ‘imputate’ di aver criticato il Def e altri provvedimenti presentati dal governo gialloverde. Ma il Capo dello Stato, senza voler entrare nel dibattito quotidiano  con una sottolineatura ricorda il suo ruolo di ‘garante del buon funzionamento del sistema’. ‘Arbitro’, si è definito in passato, dunque non giocatore che scende in campo, ma tutore della Costituzione e dell’equilibrio dei poteri che essa ha disegnato.

Mattarella  ha incontrato al Quirinale alcune scuole secondarie di secondo grado e rispondendo alla domanda su quanto sia difficile il suo lavoro in qualità di garante della Costituzione, il Presidente ha spiegato che la Costituzione ‘ha creato una condizione di equilibri: ‘La nostra Costituzione consente di superare difficoltà e di garantire l’unità della società anche perché ha creato un sistema in cui nessuno, da solo, può avere troppo potere. C’è un sistema che si articola nella divisione dei poteri, nella previsione di autorità indipendenti, autorità che non sono dipendenti dagli organi politici ma che, dovendo governare aspetti tecnici, li governano prescindendo dalle scelte politiche, a garanzia di tutti. C’è un sistema complesso di pesi e contrappesi, come insegna la nostra Costituzione’.