Mascherine in aereo, via l’obbligo in Europa ma non in Italia

L’Italia manterrà in vigore l’obbligo della mascherina per tutti i cittadini sui voli da e per l’Italia, nonostante l’UE abbia deciso di porre fine all’obbligo

L’Italia corre da sola e mantiene, ancora una volta, la linea prudenziale che il governo ha adottato sin dall’inizio della pandemia. Draghi e la sua squadra hanno infatti annunciato che manterranno in vigore l’obbligo della mascherina per tutti i cittadini sui voli da e per l’Italia, nonostante l’UE abbia deciso di porre fine all’obbligo di indossarla negli aeroporti e sugli aerei.

Alcune compagnie aeree avevano già anticipato questa tendenza, abolendo prima alcune delle misure preventive introdotte a causa del virus, incluso il requisito obbligatorio della mascherina. Si tratta di easyJet, Jet2, Norwegian e British Airways.

Stop obbligo mascherine in aereo: ecco da quando

Ora, l’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA), insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), ha deciso di revocare l’obbligo di mascherina sugli aerei nel tentativo di facilitare i viaggi, che per due anni sono stati fortemente compromessi, con ingenti perdite soprattutto nel settore turistico.

I cittadini che intendono recarsi nei Paesi europei in aereo non dovranno quindi più, a partire da lunedì 16 maggio, indossare la mascherina negli aeroporti e durante i voli in Europa. Con l’eccezione, appunto, dell’Italia e della Spagna.

“Dalla prossima settimana, le mascherine per il viso non dovranno più essere obbligatorie nei viaggi aerei in tutti i casi, in linea con i mutevoli requisiti delle autorità nazionali in tutta Europa per il trasporto pubblico”, ha sottolineato il direttore esecutivo dell’EASA Patrick Ky.

Il direttore dell’EASA ha considerato la recente decisione come un grande passo avanti nella normalizzazione del trasporto aereo sia per i passeggeri che per l’equipaggio. Tuttavia, ha sottolineato che i passeggeri dovrebbero comportarsi in modo responsabile e rispettare anche le scelte delle altre persone intorno.

Ad esempio, un passeggero che tossisce e starnutisce dovrebbe indossare una mascherina per rassicurare coloro che sono seduti nelle vicinanze.

La decisione controcorrente di Italia e Spagna

Tuttavia, le autorità italiane hanno annunciato che le mascherine, e tra l’altro quelle di tipo FFP2, devono essere indossate fino al 15 giugno su tutti i trasporti pubblici a lunga percorrenza, come autobus, tram, treni regionali, metropolitane, traghetti, aerei e treni ad alta velocità.

Inoltre, l’obbligo nel nostro Paese resta anche per case di cura, ospedali, scuole e università, eventi sportivi al chiuso, teatri e concerti fino al 15 giugno (qui tutti i luoghi in cui sono ancora obbligatorie le FFP2 fino al 15 giugno e qui fino a quando sono obbligatorie nei luoghi di lavoro).

Come l’Italia anche la Spagna. Madrid come Roma continuerà a mantenere in vigore l’obbligo di mascherina e ha esteso le attuali restrizioni vigenti nel Paese per un altro mese, fino al 15 giugno.

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