Mario Draghi tra caro bollette e decreto Aiuti ter

Il nuovo decreto Aiuti Ter è l’ultimo pacchetto di interventi pensato dal governo Draghi contro il caro energia. Si tratta di un provvedimento del valore di 12 miliardi. Il governo sta inoltre lavorando al rafforzamento del bonus sociale, destinato alle famiglie con un reddito basso. La nuova manovra potrebbe prevedere un innalzamento della soglia Isee massima necessaria per ottenere il bonus.

Nella fattispecie, ad oggi il cittadino/nucleo familiare spetterà il bonus sociale se presenta queste caratteristiche:

Nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro

Nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro

Oppure nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Daniele Franco, il titolare dell’Economia, in occasione del Consiglio dei ministri ha presentato la sua informativa sulle risorse disponibili. Nella fattispecie si tratta di 6,2 miliardi di maggiori entrate. Queste rappresenteranno la quota principale delle coperture del dl. Il governo si pone anche l’obiettivo di mettere a disposizione una dote complessiva di quasi il doppio.

In seguito alla proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi con la collaborazione di Daniele Franco, il Cdm ha approvato la Relazione sull’aggiustamento di bilancio. Quest’ultima certifica il nuovo extra gettito destinato alle gran parte delle coperture del dl.

La questione sarà poi successivamente approvata dal Parlamento. In merito alla questione, il governo avrebbe pensato ad un extragettito fiscale. Il provvedimento dovrà però essere approvato dalle Aule. Successivamente il decreto potrà essere varato. Sia Palazzo Chigi che il Mef stanno lavorando per attuare il provvedimento.

Secondo una stima elaborata dall’Ufficio studi della CGIA, togliendo gli aiuti sin qui erogati, ammontano a 82,6 miliardi di euro i rincari di luce e gas che le famiglie e le imprese subiranno quest’anno rispetto al 2021. Una cifra spaventosa che dà l’idea di quale sforzo economico gli italiani saranno chiamati a sostenere per fronteggiare la crisi energetica esplosa nel 2022. Un incremento che, comunque, è destinato a diminuire; grazie agli effetti del tanto atteso decreto Aiuti ter che il Governo Draghi approverà in questa settimana. Se, in linea puramente teorica, il Governo avesse a disposizione tutte le risorse necessarie per azzerare gli aumenti senza ricorrere a un nuovo indebitamento, dovrebbe, per l’appunto, approvare una misura da 82,6 miliardi. In realtà, stando alle notizie apparse in questi ultimi giorni, il nuovo decreto, proprio per non incorrere in un aumento del deficit, dovrebbe portare in dote non più di 12-13 miliardi

Secondo la metodologia di calcolo utilizzata dall’Istat nell’indagine sulla spesa delle famiglie del 2021, inizialmente è stato possibile stimare il costo sostenuto dalle famiglie per l’energia elettrica e il gas, successivamente è stato aggiunto quello riconducibile alle imprese, arrivando ad un costo totale per l’anno 2021 di 80 miliardi di euro. Per l’anno 2022, invece, si è stimato un costo energetico complessivo, sempre a carico delle famiglie e delle imprese, di 207,4 miliardi di euro. Pertanto, l’aumento del costo energetico totale 2022 su 2021 è stato di 127,4 miliardi di euro (+159 per cento). Se a questa cifra in valore assoluto sottraiamo i 44,8 miliardi di aiuti economici contro il caro bollette erogati quest’anno dal Governo Draghi, l’incremento del costo dell’energia in capo a famiglie e imprese rispetto l’anno scorso è, come è stato evidenziato, di 82,6 miliardi.

Per dare una “dimensione” dell’ammontare di questi 82,6 miliardi, proviamo a stimare quante tasse in meno dovrebbero pagare famiglie e aziende per compensare gli aumenti delle bollette di luce e gas. Senza nuovi aiuti, pareggerebbero il conto se quest’anno non versassero agli enti locali e all’erario il bollo auto, l’Imu, l’Ires e l’Irap. Insomma, stiamo parlando di una cifra da far tremare i polsi che se nelle prossime settimane non verrà sufficientemente mitigata rischia di far chiudere molte attività e di relegare in condizioni di povertà tantissime famiglie.

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