Ancora una volta le parole di Marina Berlusconi pesano e agitano il centrodestra. Fino a dividerlo, più o meno apertamente. A parte Matteo Renzi che premia il suo coraggio e Forza Italia che sposa la sua linea (“un faro da seguire”, è la sintesi degli azzurri), agli alleati non è piaciuto l’affondo su Donald Trump: il presidente degli Usa “preoccupa” la figlia del Cavaliere e infierisce sulla credibilità dell’America. Parole che suonerebbero come una distanza dell’Italia dallo storico partner occidentale, messa nera su bianco. E indizio del disappunto degli alleati sarebbe il silenzio scelto da leghisti e di quasi tutti i meloniani.
Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e gruppo Mondadori, si dice preoccupata dalle politiche protezionistiche di Donald Trump, affermando di apprezzare l’operato della premier Giorgia Meloni, ma di non concordare con le misure commerciali di Trump, nei confronti delle quali nutre perplessità.
“Il governo sta andando nella giusta direzione – ha detto la figlia dell’ex leader di Forza Italia – Far tornare i conti nonostante i vincoli europei è un’eredità pesante e Giorgia Meloni sta agendo bene nella trattativa sui dazi. Tuttavia è fondamentale anche in futuro, vista la situazione internazionale complessa di grande instabilità, non discostarsi un millimetro da questi valori e continuare a muoversi in modo coerente e coordinato con l’Europa”.
La sua opinione su Trump è chiara: “Sono bastati meno di cento giorni per far vacillare le certezze su cui è stato costruito l’ordine politico ed economico del dopoguerra e infliggere un colpo durissimo alla credibilità degli Stati Uniti e dell’Occidente. Non mancano tuttavia le speranze. Da un lato perché Trump inizia ad essere costretto “a fare qualche marcia indietro” e comunque “l’America non è solo Trump, ma di più”.
Una riflessione, infine, sul partito. “Non è un miracolo, ma come figlia di Silvio Berlusconi che ha dedicato a Forza Italia trent’anni scalda il cuore vedere come questo partito non solo esiste ancora, quando le previsioni erano che potesse scomparire, ma ha ripreso a crescere. E questo grazie all’ottima guida di Antonio Tajani che ha fatto e sta ancora facendo un ottimo lavoro”, ha argomentato.
Sulle parole di Marina Berlusconi è arrivata la replica stizzita della ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “Non mi sembra giusto intervenire a gamba tesa con giudizi sul presidente degli Stati Uniti, che sono un nostro alleato con il quale, a prescindere dal presidente, dovremmo avere rapporti assolutamente buoni”, ha detto a margine di un evento a Milano.
“Non sono abituata a giudicare quello che fanno leader e presidenti delle altre nazioni”, ha aggiunto. “Ovvio che Trump, a volte, in termini di comunicazione le spara molto grosse, però forse è una sua tecnica di cui poi vedremo i risultati”, ha aggiunto Santanchè.
Ad assolvere Trump, rimbrottando l’Europa è poi il presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Con Trump è arrivata una sveglia” a Bruxelles.