Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha minacciato Sergio Mattarella dopo le sue parole sul Terzo Reich e sulla Russia
Sergio Mattarella è finito nel mirino della Russia di Vladimir Putin, dopo il paragone fatto dal presidente della Repubblica tra il progetto del Terzo Reich in Europa e l’aggressione russa all’Ucraina. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri a Mosca, ha assicurato che ci saranno delle “conseguenze“.
Riferendosi a Mattarella, Maria Zakharova, come riportato dalle agenzie di stampa russe, ha detto: “Durante una lezione in un’istituzione educativa, ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze“.
Sia il Quirinale che la premier Giorgia Meloni hanno reagito alle accuse della Russia nei confronti di Mattarella, dopo il suo discorso a Marsiglia
Mattarella aveva detto:
“Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto, anziché di cooperazione, pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Anziché cooperazione, però, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Gli altri attacchi di Zakharova a Mattarella
Maria Zakharova aveva già condannato le parole di Sergio Mattarella lo scorso venerdì 14 febbraio. In quell’occasione, la portavoce del ministero degli Esteri russo aveva definito le dichiarazioni del nostro presidente della Repubblica “invenzioni blasfeme“.
“Purtroppo l’Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo“, ha detto anche Zakharova nella sua ospitata nella tv russa, stando a quanto riportato da Ria Novosti. La stessa portavoce del ministero degli Esteri russo ha aggiunto che Mattarella è il “presidente di un Paese che storicamente è tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese”.
L’agenzia Tass ha riportato ulteriori dichiarazioni di Maria Zakharova: “Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto bandiere e slogan nazisti. Su quali basi si dice questo nell’anno dell’ottantesimo anniversario della nostra vittoria? Questa è stata intessuta da milioni di vite di cittadini sovietici che non solo hanno liberato la loro Madrepatria e il nostro Paese, ma hanno anche liberato loro dal nazismo”.
Attacchi hacker filorussi contro l’Italia: “Mattarella russofobo”
Il gruppo di hacker filorussi NoName057(16), intanto, ha avviato nella mattinata di lunedì 17 febbraio una nuova serie di attacchi DDoS contro siti web di soggetti italiani, appartenenti ai settori trasporti (come aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste) e finanziari (Intesa San Paolo).
Nella rivendicazione i NoName hanno fatto riferimento alle dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella, definito “russofobo, sulla Russia e il Terzo Reich”.
Alcuni siti di aeroporti e porte, di banche e di aziende sono finite nel mirino degli hacker filorussi «NoName057». L’azione, secondo quanto emerso, è stata rivendicata come risposta al discorso pronunciato da Sergio Mattarella una decina di giorni fa a Marsiglia e usato come pretesto venerdì scorso per un attacco da parte di Mosca, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha parlato di «invenzioni blasfeme» da parte del nostro Capo dello Stato. Parole che hanno suscitato uno sdegno unanime da parte della politica italiana, ma che Zakharova ha reiterato ieri sera alla tv russa, aggiungendo che non sarebbero rimaste «senza conseguenze».
L’attacco hacker registrato contro i siti italiani è di tipo DDoS, Distributed Denial-of-Service, e ha lo scopo di mandare in tilt i sistemi sovraccaricandoli. Secondo quanto emerso, tra i siti presi di mira vi sarebbero quelli degli aeroporti di Linate e Malpensa, dei porti di Trieste e Taranto e i sistemi online di Banca Intesa San Paolo. Secondo quanto riferito dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che ha avvertito i soggetti interessati e le autorità e ha sviluppato azioni di mitigazione, comunque, l’attacco ha avuto effetti pressoché nulli. «Non risultano infatti impatti effettivi sui servizi erogati», hanno spiegato fonti dall’Acn.
Lo sdegno unanime in Italia per un’offesa che colpisce l’intera nazione
In realtà, da parte italiana la risposta alle parole di Zakharova è stata di sdegno unanime e bipartisan, con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha ricordato che «gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo» a Mattarella «offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta».