Marchionne: “Fiat sta bene”. Oggi l’incontro con Monti

E’ il giorno della resa dei conti per la Fiat. Sergio Marchionne, infatti sarà  ricevuto dal premier Mario Monti per discutere sul futuro della Fiat in Italia. L’appuntamento è alle 16. E l’ad del Lingotto  mostra a  sin da subito le sue intenzioni: il premier ed i ministri Elsa Fornero (Lavoro) e Corrado Passera (Sviluppo economico), devono essere chiari sugli impegni del gruppo, con un “quadro aggiornato” sulle strategie. Sarà dunque un vertice alla ricerca del compromesso.  La convocazione del governo è arrivata dopo una settimana che il l Lingotto avesse annunciato il superamento di Fabbrica Italia. Annuncio a cui hanno fatto seguito giorni di pressing da parte di  partiti e sindacati, tutti preoccupati per un futuro addio all’Italia. Del resto ottobre si avvicina. Eper fine mese prossimo,  sarà svelato il nuovo piano su prodotti e stabilimenti, aggiornato al contesto attuale di crisi profonda del mercato soprattutto in Europa, con molti costruttori costretti a rivedere i progetti futuri. Situazione questa che ha messo alle strette la Fiat, spingendola a cercare appoggi su più fronti. In gioco infatti c’è la sopravvivenza dell’azienda che ha fatto la storia dell’Italia e che rischia di scomparire, annientata dalle grandi case europee.

 

 

 

L’Ad di Fiat: “Azienda sta bene”. “La Fiat sta bene”. Si mostra ottimista Sergio Marchionne, intervistato a poche ore dal vertice con Monti. Con lui il presidente della Fiat, John Elkann, il vicepresidente del Csm Michele Vietti e il governatore del Piemonte, Roberto Cota. “Bisogna fare le cose con ordine, ora andiamo a Roma”, ha dichiarato l’Ad di Fiat, che con tono sarcastico, si è detto fiducioso sull’incontro di oggi e su quello di Pontignano”.

 

Fornero: “Marchionne sia chiaro”. “Un ministro deve avere fiducia e io sono fiduciosa”, ma Marchionne deve fornire “alcuni chiarimenti che sono necessari per restituire fiducia alle persone e quindi bisogna sapere quali sono le prospettive”, tuona il ministro  Elsa Fornero a poche ore dall’incontro del Governo con la Fiat.

 

Marchionne a Passera: “Fiat investe in Brasile perché il governo ci aiuta”. Sergio Marchionne risponde alle dichiarazioni rilasciate da San Paolo dal ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. “Sono felice che il ministro Passera, andando in Brasile, si sia reso conto dei grandi risultati della Fiat in quel Paese. Certamente non gli sarà sfuggito che il Governo brasiliano sia particolarmente attento alle problematiche dell’industria automobilistica”, si legge in una nota dell’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, in una replica alle dichiarazioni del ministro Passera. “Sono sicuro – continua il manager – che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali. In particolare – spiega Marchionne – per lo stabilimento nello stato di Pernambuco, in corso di costruzione, la Fiat riceverà finanziamenti sino all’85% su un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno benefici di natura fiscale, quando sarà avviata la produzione di automobili, per un periodo minimo di 5 anni”. In Italia l’ultima operazione modello Brasile si è verificata all’inizio degli anni novanta per lo stabilimento di Melfi. “Sappiamo bene – conclude la nota di Sergio Marchionne – che, considerando l’attuale quadro normativo europeo, simili condizioni di finanziamento non siano ottenibili nell’ambito dell’Unione europea”.

 

 

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