Manovra, Ue: “Ricevuto documento, lo esamineremo”

La Commissione europea ha ricevuto il documento programmatico di bilancio dell’Italia per il 2020. L’esecutivo Ue, informa un portavoce, “ora inizierà l’esame dei documenti programmatici di bilancio e presenterà le sue opinioni entro il 30 novembre, in linea con il regolamento”. “La manovra per il triennio 2020-2022 punta a preservare la sostenibilità della finanza pubblica, creando al contempo spazi fiscali per completare l’attuazione delle politiche di inclusione e attivazione del lavoro già in vigore e per rilanciare la crescita economica nel segno della sostenibilità ambientale e sociale e dello sviluppo delle competenze”, si legge nel documento programmatico di Bilancio del governo.

Le misure fiscali dovrebbero portare 7,4 miliardi. “Nel decreto-legge fiscale vengono messe in campo un insieme di misure per il contrasto all’evasione e alle frodi fiscali che assicureranno complessivamente maggiori entrate per quasi 3,2 miliardi”, si legge nel Dpb. “Oltre 4,3 miliardi di euro verranno reperiti da un pacchetto di ulteriori misure fiscali, tra le quali un intervento per limitare gli abusi della cosiddetta flat tax per le partite Iva; il blocco per il periodo d’imposta 2019 della deducibilità delle poste di avviamento pregresse e gli interventi sui giochi”. Infine, rispetto alle stime della Nadef, si registra un significativo miglioramento delle entrate tributarie che si ripercuote sull’intero periodo di previsione, con circa 3 mld di extra gettito nel 2020.

La manovra individua risorse a copertura degli interventi per circa 15 miliardi di euro: si tratta di 2,7 mld di tagli della spesa, 7,5 mld di recupero da interventi in materia fiscale, 2 mld dalla plastic tax e della revisione dei sussidi inquinanti e i 3 mld di extragettito. E’ prevista “la sterilizzazione totale della clausola di salvaguardia per il 2020” e “la riduzione parziale di quelle previste per il 2021 e 2022”.

Per gli investimenti pubblici, “sono stanziati circa 9 miliardi aggiuntivi nel triennio 2020-22 – e oltre 55 miliardi complessivi su un orizzonte di 15 anni – in favore di due nuovi fondi di investimento, la cui gestione sarà affidata a Stato ed Enti territoriali”. “Con riferimento specifico al tema dell’ambiente, una delle priorità del Governo è la realizzazione di un Green New Deal, che prevede, in primo luogo, la realizzazione di un piano di investimenti pubblici sinergici a quelli privati”.

“Lo scenario programmatico comporta una politica di bilancio meno restrittiva rispetto allo scenario a legislazione vigente nel 2020 e nel 2021, e leggermente più restrittiva nel 2022, anno in cui si attuerebbe un ulteriore consolidamento fiscale”, si legge ancora nel documento programmatico del governo. “L’impatto netto sul pil reale è quantificato in via prudenziale in 0,2 punti percentuali di crescita aggiuntiva sia nel 2021 che nel 2022 rispetto allo scenario tendenziale”, si aggiunge. “Le previsioni di crescita del pil reale dello scenario programmatico sono quindi dello 0,6% per il 2020 e dell’1% per il 2021. Il tasso di crescita previsto per il 2022 è identico a quello dello scenario a legislazione vigente, ossia l’1%, grazie agli effetti ritardati dell’orientamento meno restrittivo della politica di bilancio nel 2020 e nel 2021”, si legge.
Il nuovo governo ha fissato un obiettivo pari a 0,2 punti percentuali di pil per le privatizzazioni e altre entrate afferenti al fondo di ammortamento del debito pubblico per ciascuno dei prossimi tre anni. La vendita di beni immobili prevista è invece a buon punto, sebbene la maggior parte dei proventi sarà realizzata nel 2020. Inoltre, l’avanzo primario, dopo la discesa all’1,1% del pil del prossimo anno, è previsto migliorare all’1,3% nel 2021 e all’1,6% del pil nel 2022.

“Gli interventi previsti dalla legge di Bilancio per l’anno 2020 si collocano all’interno dell’obiettivo di indebitamento netto del 2,2% – si sottolinea – Per quanto riguarda il biennio successivo, il piano di bilancio aggiornato illustrato nel presente documento prevede un calo del disavanzo pubblico all’1,8% del pil nel 2021 e all’1,4% nel 2022. La prevista diminuzione del deficit beneficia degli effetti permanenti delle misure strutturali da introdurre con la manovra 2020 e le leggi ad essa collegate”.

“La rimodulazione selettiva delle agevolazioni fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente, nonché l’aumento della tassazione sugli imballaggi di plastica per promuovere la sostenibilità dell’ambiente determina maggiori risorse per oltre 2 miliardi di euro”.

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