Manovra. Oggi Cdm. Tagli agli enti locali e stretta su pensioni

“La manovra vale in tutto 24 miliardi al lordo della delega fiscale”. Il premier Mario Monti inizia a svelare almeno l’ammontare complessivo del pacchetto che il consiglio dei ministri si appresta a varare. Il presidente del consiglio ha spiegato che si tratterà di una manovra di “rigore, equità e sviluppò e che ci saranno interventi strutturali in diversi campi”.

Tre i punti sui quali interviene la manovra che sarà discussa nel consiglio dei ministri di oggi: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. Monti ha annunciato che gli interventi sul mercato del lavoro arriveranno “più avanti” perchè in questo settore è “essenziale concertare”. Prima del mandato, aggiunge, “sono stato colpito dalla consapevolezza della crisi che hanno avuto le parti sociali. Da allora la situazione è peggiorata”. Il Governo cercherà di “alleviare il cuneo fiscale” sul lavoro. La governo arriva la garanzia di un giro di vite sulla lotta all’evasione fiscale.

Pensioni. Per il calcolo delle pensioni il Governo estenderà il metodo contributivo pro rata per tutti. La conferma arriva direttamente dal ministro del Welfare, Elsa Fornero. Inoltre saranno abolite le finestre mobili per l’accesso alla pensione perché sono un “bizantinismo inutile”, chiosa il ministro. E’ in arrivo invece una fascia di flessibilità per l’uscita verso la pensione con assegni più bassi per chi esce prima. La pensione di anzianità a qualsiasi età si raggiungerà a 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne, avrebbe aggiunto. La convergenza tra uomini e donne per l’età di vecchiaia a 65 anni sarà raggiunta nel 2018. L’adeguamento delle pensioni in essere all’inflazione sarà congelato per il 2012 ma saranno salve le pensioni al minimo. La rivalutazione piena rispetto all’inflazione nel 2012 sarà prevista solo per le pensioni fino a 486 euro. Ci sarà una rivalutazione parziale per quelle tra 486 euro e 936 euro al mese mentre per gli assegni superiori ci sarà il totale congelamento rispetto all’inflazione.

Sviluppo. Il ministro Corrado Passera avrebbe annunciato durante l’incontro con le parti sociali le misure per lo sviluppo. Tra queste un provvedimento che favorisca la patrimonializzazione delle imprese; la defiscalizzazione a fini Irap sulla parte che riguarda il lavoro. Ma anche un nuovo credito per i fondi di garanzia delle Pmi, che a regime dovrebbe valere dieci miliardi di euro. Il nuovo Ice diventerà il motore per l’internazionalizzazione e saranno previsti interventi per il risparmio energetico.

Tagli agli enti locali. Ammonterebbero a cinque miliardi i tagli per regioni ed enti locali. Lo comunica Pietro Giarda ai presidenti di Regione e ai sindaci che non hanno per nulla gradito “i tagli” annunciati. Da quanto si apprende la sforbiciata graverebbe per 1 miliardo e 400 milioni sui comuni e per 500 milioni sulle province. Per quanto riguarda i comuni, i minori tagli sarebbero commisurati all’imponibile Imu (Imposta municipale unica). Per quanto riguarda invece le province, starebbe a loro decidere come suddividere il taglio da 500 milioni.

Aumento Iva. La riforma fiscale prevista dalla delega, già in Parlamento, potrebbe essere finanziata con un aumento dell’Iva di 2 punti nel 2013. Questa decisione dovrebbe portare a recuperare nel 2013 le risorse previste dalla delega fiscale (per la quale sono previsti i tagli del 20% delle agevolazioni fiscali e assistenziali). Il gettito previsto sarebbe, in questo caso, di 16 miliardi.

 

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