Manovra e Damiano: ‘Renzi porta coalizione al suicidio’

 “Renzi, quand’era Presidente del Consiglio, era campione di ‘piagnisteo’ perché si lamentava continuamente del fuoco amico. Adesso, che dovrebbe sostenere il Governo, lo pratica su larga scala. Molto coerente.” Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito della legge di Bilancio. Come se non bastasse – continua – non disdegna neanche di suggerire la sostituzione di Conte in corso d’opera. Ci manca solo questa geniale strategia e poi ci resta il suicidio politico. Conte va difeso, perché sta facendo bene in una situazione di grande difficoltà, dato che gli appelli responsabili e unitari di Zingaretti cadono regolarmente nel vuoto. Un’unica raccomandazione: la scelta sul cuneo fiscale, di mettere i soldi nelle buste paga, è quella giusta. Attenzione però alla platea che si coinvolge: se fosse quella degli 80 euro di Renzi sarebbe un errore, perché si escluderebbero nuovamente i ‘lavoratori poveri’. Se vogliamo tornare all’equità sociale non possiamo lasciare fuori dai benefici fiscali i lavoratori che guadagnano meno di 600 euro al mese per premiare chi sta tra i 2.000 e i 2.700 mensili. Quelli degli 80 euro stanno in mezzo, tra i 600 e i 2.000 euro. Se la coperta è corta privilegiamo chi ha meno. Nel confronto con i sindacati questo tema va affrontato.

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