Manovra e Damiano: ‘Con la demagogia non si apparecchia la tavola’

 ‘Il continuo rinvio delle misure che riguardano Quota 100 e il Reddito di cittadinanza, dimostra le difficoltà nelle quali si dibatte il Governo’,  lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico. Con le promesse e la demagogia – continua – non si apparecchia la tavola. Noi vogliamo la flessibilità previdenziale, la riapertura e l’accelerazione del turnover per far spazio ai giovani nel mondo del lavoro e vogliamo dare un reddito a chi è realmente povero: del resto lo abbiamo già fatto con il Reddito di Inserimento. Quello che non vogliamo sono però le promesse non mantenute e le facili illusioni. Solo le pensioni di cittadinanza costano 12 miliardi all’anno, che si sommano al Reddito di cittadinanza, che è un’altra cosa, alla Quota 100, ai 41 anni di contributi, alla nona salvaguardia degli esodati, a Opzione Donna e al blocco dell’aspettativa di vita che, dal primo gennaio, ha fatto salire di 5 mesi l’età pensionabile di vecchiaia e di anzianità”. “Purtroppo, i conti non tornano e la Ragioneria vigila, indipendentemente dai Governi in carica. Aspettiamo con ansia il Decreto del Governo.  

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