Manovra: ‘Bankitalia-Upb, stop al Def’. Savona: ‘Se spread aumenta si cambia’

Il governo incassa la bocciatura del Def da Bankitalia e dall’Ufficio parlamentare di bilancio serrando le fila.

‘L’errore che fanno sia Fmi che Bankitalia è mettere la stabilità finanziaria come presupposto dello sviluppo, io dico che devono andare almeno di pari passo. La costruzione dell’Europa non dà per scontato che si debba avere la stabilità prima dello sviluppo. C’è bisogno di ben oltre il 2,4% di rapporto deficit-Pil’,  precisa il ministro Paolo Savona,  sottolineando che il Def presentato dal governo è ‘corretto, cauto e moderato’: ‘Ci dicono che le previsioni della manovra sono ottimistiche? Sono i risultati di modelli egonometrici e degli interventi che noi facciamo. Tra i compiti della Banca centrale europea c’è quello della stabilità finanziaria, quindi quello di abbattere lo spread, deve intervenire in acquisti di titoli italiani’.

Ma quello che preoccupa è la bocciatura dell’Upb: ‘Ricordiamo bene chi ha nominato Giuseppe Pisauro, Alberto Zanardi e Chiara Goretti, rispettivamente Presidente e consiglieri dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, organismo teoricamente indipendente che valuta le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del governo. Furono Pietro Grasso e Laura Boldrini nell’aprile 2014, durante il governo Renzi. Cosa potevamo aspettarci da un organismo che risponde ancora ad una ex maggioranza oggi ridotta a rabbiosa opposizione?’. E’ quanto si legge in un post del M5S su facebook.

 

Il debito pubblico italiano è detenuto per circa due terzi da istituzioni e soggetti italiani ma ciò non lo isola dalla logica del mercato che cerca il rendimento e fugge l’incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che lo detengono.  In ultima analisi al debito pubblico fa riferimento una parte importante del nostro risparmio, una minore valutazione dei titoli di Stato in portafoglio incide sui requisiti patrimoniali delle banche; oltre certi limiti può ridurne la capacità di offrire credito all’economia.

‘L’aumento dei trasferimenti correnti per reddito di cittadinanza e pensioni così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto. Anche lo stop all’Iva dovrebbe avere un effetto limitato. Impatto che potrebbe essere ancora inferiore o nullo se il mancato aumento dell’Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie’,  afferma il vicedirettore di Bankitalia, Federico Signorini,

‘L’Ufficio parlamentare di bilancio non valida le previsioni macroeconomiche 2019 contenute nel quadro programmatico della Nota al Def, giudicando che i significativi e diffusi disallineamenti relativi alle principali variabili del quadro programmatico rispetto alle stime elaborate dal panel dei previsori rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del Pil reale (1,5%) sia di quello nominale (3,1%), variabile quest’ultima cruciale per la dinamica degli aggregati di finanza pubblica’,   sottolinea il presidente, Giuseppe Pisauro, in audizione alle Commissioni Bilancio.

‘Una deviazione significativa della regola sul saldo strutturale a cui si aggiunge una deviazione significativa anche per la regola della spesa’,  le ha riscontrate l’Upb nella Nota di aggiornamento al Def: ‘Nel caso lo sforzo di bilancio per il 2019 venisse confermato nel Documento programmatico di bilancio (DPB) e se tale sforzo fosse giudicato dalla Commissione Ue chiaramente al di sotto di quanto raccomandato dal Consiglio a luglio (aggiustamento strutturale di 0,6 punti), essa potrebbe considerare come ‘particolarmente grave’ il mancato rispetto delle regole del Patto’.

Il numero uno di Palazzo Koch è ritornato anche sulla questione pensioni: ‘La Nota sottolinea che le riforme pensionistiche degli ultimi vent’anni hanno significativamente migliorato sia la sostenibilità che l’equità intergenerazionale del sistema pensionistico italiano. È fondamentale tornare indietro su questi due fronti. La sostenibilità del sistema è un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane’.

Immediata la risposta di Luigi Di Maio su Twitter: ‘Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero. È stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna!’.

 Sulla Manovra è intervenuto anche il ministro Paolo Savona ai microfoni di Porta a Porta: ‘Se lo spread continua ad aumentare saremo costretti a cambiare. Sono sicuro che non arriverà a 400 e per questo chiedo alla BCE di comprare i titoli di stato italiano’.

Lo spread vola perché qualcuno non sta facendo bene il proprio compito,   conclude Savona riferendosi a Mario Draghi:  ‘Abbiamo bisogno di qualcuno che governi la stabilità bancaria e finanziaria’.

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