Lunghe code agli sportelli Equitalia, 21 marzo 2017 a Genova. ANSA/ LUCA ZENNARO

Manovra: Arriva decreto fiscale, torna rottamazione per cartelle 2017

 Come l’anno scorso, la legge di bilancio sarà accompagnata da un decreto, con norme soprattutto di carattere fiscale, che garantirà parte delle coperture. Nonostante l’assenza del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, impegnato a Washington con il Fondo monetario, il governo lo approverà oggi, con qualche giorno di anticipo rispetto alla legge attesa per lunedì, riaprendo innanzitutto i termini per la rottamazione delle cartelle e delle liti con il fisco.

La definizione agevolata dovrebbe rivolgersi ad un’ampia platea di contribuenti, in modo da assicurare, secondo i calcoli circolati fino ad oggi, circa 1,5 miliardi di euro. L’ipotesi è quella di recuperare gettito da un lato da tutti coloro che sono rimasti esclusi dalla prima edizione (chi per esempio ha commesso errori formali nella presentazione o compilazione dell’istanza di adesione o chi ha saltato uno degli appuntamenti con il fisco) e dall’altro da chi ha invece ricevuto una cartella proprio nel 2017. Il governo, secondo quanto risulta in una bozza del provvedimento visionata dall’Ansa, avrebbe fissato il limite ai ruoli dei primi 9 mesi dell’anno, con la possibilità di pagare in 5 rate di uguale ammontare fino a febbraio 2019. La riapertura della sanatoria delle liti pendenti potrebbe invece valere circa 250 milioni. La prima edizione, prevista dalla manovra correttiva di aprile, si è chiusa il 2 ottobre.

Nello stesso decreto saranno inoltre rifinanziate le missioni militari all’estero e il Fondo di garanzia per le Pmi (con 550 milioni) mentre sarà istituito il Fondo imprese Sud, con una dotazione di 150 milioni di euro per la crescita dimensionale delle Pmi delle Regioni meridionali. Restano in bilico l’introduzione dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica tra privati e l’apertura della raccolta dei diritti d’autore, senza l’intermediazione della Siae. Entrambe le misure potrebbero infatti all’ultimo momento confluire nella manovra, mentre la web tax dovrebbe essere introdotta nell’iter parlamentare. La decisione di affidare le misure al decreto rispecchia la volontà di trovare sì coperture anticipate per il 2018, ma anche di apportare risorse fresche necessarie già per per quest’anno.

Secondo le stesse stime del governo inserite nella Nota al Def, la voluntary disclosure bis non avrebbe infatti garantito le entrate previste. Non a caso, alcuni osservatori in Parlamento definiscono il dl una nuova ‘manovrina’ correttiva. Nella legge di bilancio vera e propria, che porterà sicuramente in dote gli sgravi per le assunzioni dei giovani, ‘ragionevolmente’,  secondo il viceministro Enrico Morando,  che per gli autonomi, potrebbero peraltro trovare spazio anche la proroga del bonus cultura per i 18enni e, forse potrebbe essere la volta buona, le detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Il ministri dei Trasporti annuncia battaglia sulla questione, insistendo anche sulla necessità di aumentare il finanziamento pluriennale per le metropolitane cittadine, portando lo stanziamento da 6,2 a 10 miliardi. La battaglia intanto è però affidata ai sindacati. Cgil, Cisl e Uil, convocate dal governo per un incontro lunedì mattina, rivendicheranno sabato in piazza a Roma attenzione sulla sanità, sul lavoro e sugli investimenti, pubblici e privati.

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