Faldoni sui banchi dei deputati, durante la discussione generale sulla legge di bilancio dello Stato 2020, Camera dei Deputati, Roma 22 dicembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Manovra 2021, raggiunta l’intesa nel CDM: le misure previste

Nel vertice-fiume che si è svolto nel corso della nottata a Palazzo Chigi, l’Esecutivo e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza non hanno discusso solamente del nuovo Dpcm ottobre.   Sul tavolo delle trattative, infatti, c’erano anche le misure economiche da inserire nella legge di Bilancio 2021 e da presentare a Bruxelles, al momento in maniera informale, già a partire dai prossimi giorni.

Una manovra tutt’altro che semplice, come è facile immaginare: l’Esecutivo dovrà infatti tenere in considerazione  sia le misure necessarie per rafforzare il Sistema sanitario nazionale e rilanciare un’economia martoriata dalla crisi scatenata dal Covid, sia trovare le risorse necessarie a riformare il sistema pensionistico (con Quota 100 destinata al “pensionamento” a partire dalla fine del 2021), il welfare familiare e il sistema fiscale.

Come noto, la legge di bilancio 2021 prevede misure per 40 miliardi di euro, con un’ulteriore discostamento di bilancio per circa 20 miliardi di euro. Buona parte delle risorse che il Governo vuole mettere in campo serviranno per finanziare gli interventi per rilanciare il sistema produttivo e sostenere tutte quelle categorie maggiormente colpite dalla pandemia di SARS-CoV-2.

Spiccano, ad esempio, il rifinanziamento della Cassa Integrazione straordinaria, gli interventi a sostegno del turismo, del settore della ristorazione e di quello dello spettacolo e il rinnovo per tre anni (con scadenza al 31 dicembre 2023) del superbonus 110%  per i lavori di efficientamento energetico e di consolidamento della propria abitazione. Il Movimento 5 stelle, inoltre, propone una mini-pace fiscale, con rateizzazione delle imposte per tutte quelle categorie e quelle persone in difficoltà a causa del Covid.

Da parte del PD, invece, arriva la richiesta di nuovi fondi per il Trasporto Pubblico Locale (secondo molti tra le principali cause della seconda ondata di contagi di questi giorni), per la Sanità Pubblica e la scuola (sia quella dell’obbligo, sia l’università). Necessario, sostiene poi il partito diretto da Nicola Zingaretti, arrivare a una quadra sulla riforma del fisco, che consenta di continuare sulla strada della riduzione delle tasse sui lavoratori e sulle imprese.

Nel vertice di ieri sera, infine, è stata definita la dotazione economica per l’assegno unico per i figli  per il prossimo anno. Fortemente voluto da Italia Viva e dallo stesso Partito Democratico, l’assegno unico andrà a sostituire gli assegni familiari e riguarderà una platea molto ampia. Secondo le indiscrezioni, la dotazione per il 2021 sarà di 3 miliardi di euro e coprirà la seconda metà dell’anno. Una volta a regime, la misura avrà una dotazione di 6 miliardi di euro.

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