Manovra 2020, tutti i bonus e le agevolazioni del pacchetto famiglia

Si stanno definendo i contorni precisi del cosiddetto pacchetto famiglia che finirà nella manovra finanziaria del 2020. A parlare delle ultime novità sul tema è stata Elena Bonetti, il ministro per le pari opportunità e la famiglia.

Accantonato per il momento l’assegno unico per i figli (la misura dovrebbe arrivare nel 2021), si sta lavorando sul miglioramento dell’offerta relativa agli asili nido che dovrebbe vedere un contributo più sostanzioso: da 1.500 euro fino a un massimo di 3000 euro. L’erogazione dipenderà dal reddito. Naturalmente sarà maggiore per quelli medio-bassi.

Pronto anche lo stanziamento di risorse straordinarie da destinare a bandi speciali che permetteranno la costruzione di nuovi asili nido o la riqualificazione di quelli già esistenti e bisognosi di lavori. Altra novità riguarderà il congedo per i papà che verrà portato a 7 giorni. Attualmente è di 4.

A dare i dettagli del pacchetto famiglia  è stata il ministro Elena Bonetti che ha inoltre rilasciato dichiarazioni in merito alla futura istituzione strutturale dell’assegno universale mensile che dovrebbe essere disponibile a partire dal 2021 per tutti i nuovi nati. Si parla di un importo non tassato che va dagli 80 ai 160 euro al mese e che sarà erogato per per 12 mesi e per ogni figlio. La misura dovrebbe coinvolgere anche gli autonomi e le partite iva.

“Nel Ddl collegato alla manovra, dal 2021, vogliamo rendere strutturale l’assegno universale per ciascun figlio, dalla nascita all’età adulta, potenziato attraverso il riordino delle spese esistenti e con nuovi investimenti” ha dichiarato Elena Bonetti. “Tutto questo – ha aggiunto – nel massimo rispetto dell’attività parlamentare e del contributo delle altre forze politiche al Governo”.

Tornando al pacchetto famiglia 2020, ci sarà spazio anche per le agevolazioni relative allo smart working, al conciliare il periodo di maternità con il lavoro e agli aiuti da dare a chi è alle prese con l’assistenza dei disabili.

Lo scopo, ha spiegato sempre il ministro Bonetti, è quello di organizzare “un quadro integrato” attraverso “l’introduzione del credito d’imposta per il lavoro agile e di family bond per innovativi servizi di cura e progetti comunitari e intergenerazionali; il credito d’imposta per attività educative e sportive dei figli; l’assegno di cura e detrazioni per i caregiver; le detrazioni fiscali per persone con malattie croniche e patologie gravi; i contributi per la formazione professionale delle donne – anche a distanza – durante la maternità e gli incentivi fiscali alle aziende perché, dopo la maternità, sia favorito il rientro al lavoro”.

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