“Parlare di malattie del pancreas significa affrontare un argomento che, considerate le cifre, dovrebbe essere trattato e divulgato per offrire ai cittadini adeguate informazioni sulla diagnosi e sulla cura. Da medico, non posso non considerare che il tumore al pancreas colpisce ogni anno 12mila persone in Italia, di cui quasi 1.200 in Campania. Questo seminario è un’occasione importante per conoscere una forma aggressiva e diffusa, da combattere innanzitutto attraverso la prevenzione”. Così Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della commissione consiliare permanente che si occupa di Sanità e Sicurezza sociale, commenta la conferenza che si terrà sabato 2 maggio presso la sala consiliare del Comune di Sorrento. “Malattie del Pancreas: conoscerle per prevenirle” è il titolo dell’incontro, promosso dal professor Uomo, Direttore UOSC Medicina Interna dell’AORN Cardarelli di Napoli, ed esteso agli specialisti del settore, ai medici di base e all’intera cittadinanza, al fine di sensibilizzare sulla prevenzione delle malattie del pancreas. Ampio spazio sarà dedicato al ruolo del “caregiver”, ossia del familiare che assiste il malato. Non mancherà infine il confronto con i cittadini e con i medici presenti in sala. L’evento è patrocinato dall’associazione onlus “Conoscere il Pancreas” e dalla FADOI Campania (Federazione dei Dirigenti Internisti Ospedalieri). I saluti istituzionali sono affidati al sindaco, Giuseppe Cuomo, e all’onorevole Flora Beneduce. Interverranno inoltre il Direttore facente funzione UOC Medicina e Pronto soccorso Ospedali riuniti Penisola sorrentina, Elvira Giaquinto, e la dottoressa Maria Biglietto. “Nelle malattie legate al pancreas, come in tutte le malattie che conducono alla non autosufficienza, un ruolo importantissimo è svolto dal caregiver familiare, che presta assistenza e cura volontariamente e sostiene il peso fisico, psicologico e relazionale di questa dedizione totalizzante – conclude l’onorevole Flora Beneduce-. La regione Campania deve avere il coraggio di riconoscere e affrontare, anche a livello legislativo, tutto quanto concerne il caregiver, prevedendo forme di sostegno economiche ad hoc e creando una rete sociale di supporto, che coinvolga diverse professionalità e che lo supporti nel percorso faticoso della cura e della vicinanza a chi non è autosufficiente”.