Maiali morti: dopo Shanghai carcasse anche a Hunan

Secondo quanto riferisce il quotidiano China Daily, oltre 70 carcasse di maiali sono state ritrovate nel fiume Liuyang, nella provincia centro meridionale cinese dell’Hunan. La commissione distrettuale per la protezione dell’ambiente ha fatto sapere che la qualità dell’acqua viene costantemente monitorata per garantire la salute della popolazione residente. Secondo quanto ha dichiarato Tang Jingming, vice direttore del centro per la prevenzione delle malattie di Changsha, ha fatto sapere che dalle analisi fatte sui resti degli animali, non è risultato alcun virus da influenza aviaria. La Commissione Nazionale di Statistica cinese ha reso noto che in Cina nel 2012 c’erano circa 700 milioni di maiali, di cui 18 milioni sono morti di malattie varie. Secondo dati del Ministero dell’Agricoltura, gli allevatori di maiali percepiscono normalmente un sussidio di 80 yuan (circa 10 euro) per ogni animale morto di malattia. La normativa prevede che lo smaltimento dei cadaveri di animale debba avvenire secondo una particolare procedura, devono messi in sacchi sterili e poi seppelliti ad almeno un metro e mezzo di profondità oppure cremati. Ma spesso per evitare questo lungo processo, gli allevatori vendono i maiali morti a venditori abusivi oppure li gettano nel fiume più vicino. Solo qualche settimana fa nel fiume Huangpu a Shanghai erano state ritrovate circa 15.000 carcasse di maiali.

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