Maggioni e Campo Dall’Orto, ‘Infanzia dei capi in Rai’

Il Consiglio di amministrazione della Rai ha nominato Antonio Campo Dall’Orto direttore generale: ‘Ringrazio il Consiglio di amministrazione e l’azionista per avermi scelto per questo importante progetto, aziendale e culturale. Da subito mi metto al lavoro, certo di poter contare sullo spirito di squadra, sulle competenze e sulla voglia di fare di tutti coloro che saranno parte di questa importante sfida’. Maggioni e Campo Dall’Orto vengono dal mondo della tv e sono esperti di tv. Hanno qualcosa da raccontare per i prossimi 30 anni e di tutto possono essere accusati di mancanza competenza o aderenza alla Rai. E’ il segno evidente della scommessa sulla professionalità e la competenza che è stata fatta con queste nomine, afferma Matteo Renzi. ‘Vogliamo essere generatori di cultura pop ed è la mission che Antonio Campo Dall’Orto ha affidato alla sua Mtv Italia, rendendola un punto di riferimento per un’intera generazione, una rete dinamica, bussola musicale ma anche aperta ai grandi temi sociali, politici e ambientali. E’ uno stimatissimo professionista, tra i più interessanti innovatori della tv italiana, un nome di altissimo valore’.  Nato a Conegliano Veneto (Treviso) nel 1964, laurea in Economia a Ca’ Foscari, a 25 anni Campo Dall’Orto viene nominato responsabile delle Analisi Settoriali del Marketing Strategico di IMS Europe a Madrid; passa poi a Valencia in IMS Spagna e diventa il nuovo Responsabile Marketing Commerciale, Pianificazione e Sviluppo Operativo. Due anni dopo torna in Italia e partecipa a un master in Marketing e Comunicazione promosso da Publitalia che gli apre le porte di Mediaset, dove diventa vicedirettore di Canale 5.Nel 1997 comincia la grande avventura di Mtv Italia, dove è prima direttore generale e poi, nel 1999, amministratore delegato di Mtv Networks South Europe per i canali in Spagna, Portogallo, Francia e Grecia. Nel 2001 viene nominato ad di Mtv Italia e presidente di Mtv Pubblicità. Parallelamente agli incarichi in Mtv, Campo Dall’Orto diventa anche direttore di La7. Nel 2014 viene scelto dal governo Renzi come consigliere di amministrazione di Poste Italiane, incarico forse ‘di passaggio’ in attesa del grande salto alla Rai. Tra i punti salienti della riforma della governance Rai è stata introdotta la norma transitoria che conferisce al dg i poteri previsti per l’ad dalla riforma. Può nominare i dirigenti, ma per le nomine editoriali deve avere il parere del cda, che se fornito a maggioranza dei due terzi è vincolante, può firmare contratti fino a 10 milioni e ha massima autonomia sulla gestione economica. Al direttore generale della Rai sono conferiti, in pratica, i poteri dell’amministratore delegato.‘Maggioni chi?’, è il titolo di un post con il quale il blog di Beppe Grillo boccia la nomina di Monica Maggioni alla presidenza della Rai. Il sito del leader del M5S accusa la direttrice di Rainews24 di aver fatto crollare lo share della tv all news e di essere espressione di ‘poteri occulti’, facendo riferimento alla sua partecipazione al club Bildenberg. Il post porta la firma di Massimo Lafranconi di Lecco. Monica Maggioni, ricordiamo,  è la nuova presidente della Rai ed il suo nome è emerso da un accordo tra Pd e Forza Italia. E’ una giornalista italiana, iscritta all’Ordine Professionale dei Giornalisti dal 27 febbraio 1995 e ha lavorato per anni al Tg1. Ha diretto Rainews24 e Televideo  per poi continuare a dirigere la redazione unificata nata dalla fusione delle due testate, ed assumere successivamente la responsabilità della struttura Rai News, controllante, oltre a RaiNews24 e Televideo, anche il portale online Rainews.it. È membro del gruppo non governativo della Commissione Trilaterale e diviene presidente della Rai succedendo a Anna Maria Tarantola. Si è laureata in Lingue e letterature straniere moderne presso l’Università cattolica di Milano con una tesi in letteratura francese. Vince il concorso per entrare al primo Master di giornalismo radiotelevisivo organizzato dalla neonata SGRT di Perugia. La sua carriera televisiva inizia nel 1994 quando viene assunta da Euronews, canale televisivo satellitare all-news paneuropeo con sede a Lione. Nel 1996 è assunta in Rai e inizia con una collaborazione al rotocalco di Rai 1 Tv7, passa, poi, al Tg1 per la redazione cronaca e alla redazione esteri. Nel 1998 conduce la serie estiva di Uno mattina su Rai 1. Conduce il Tg1 del mattino e viene inviata all’estero per realizzare alcuni reportage, in Sudafrica per servizi e reportage sulle elezioni del dopo-Mandela e, dopo, in Mozambico per documentare la terribile alluvione che ha devastato il paese. Viene inviata in Israele per documentare le fasi drammatiche della seconda intifada, e poi negli Stati Uniti per seguire le elezioni presidenziali che videro la vittoria del candidato Repubblicano George W. Bush. Nel 2001, dopo l’11 settembre, viene inviata prima in Medio Oriente,  e poi negli Stati Uniti, per seguire le diverse fasi di preparazione della guerra. Nel 2003 è fra i giornalisti italiani presenti in Iraq durante la seconda Guerra del Golfo, ed è l’unica giornalista ‘embedded’, cioè ammessa tra le fila dei militari americani per raccontare la guerra dal loro punto di vista. La vicenda viene raccontata nel libro “Dentro la guerra – Il conflitto iracheno raccontato da una reporter al seguito dei militari americani”. Copre la guerra irachena da Baghdad per il Tg1 e, a più riprese, torna in Iraq a seguire gli sviluppi del conflitto. E’ uno dei nuovi volti femminili fra i conduttori del Tg1 delle ore 20. Nel 2008 è inviata del Tg1 in America Settentrionale, anche per seguire le elezioni presidenziali degli Stati Uniti che portano all’elezione di Barack Obama. Nel 2009 è capo redattore della redazione Esteri del Tg1 e conduce gli Speciali del TG1, e  viene nominata direttore del canale all news dal CdA dell’azienda. Le viene affidata la direzione del portale online d’informazione Rainews.it, unitamente a tutta la neocostituita struttura Rai News. Nel 2014 risulta ammessa tra i partecipanti alla consueta riunione annuale del Gruppo Bilderberg, tenutosi a Copenaghen dal 29 maggio al 1º giugno 2014. Tale partecipazione suscitò polemiche, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle; il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico presentò un’interrogazione alla Rai, chiedendo chiarimenti a riguardo e domandando se l’iniziativa non fosse da considerare ‘inopportuna e suscettibile di condizionare l’esercizio libero, critico ed autonomo dell’attività giornalistica’. La radiotelevisione pubblica replicò precisando che la partecipazione era avvenuta a titolo personale, definendola al contempo come legittima, nonché fonte di prestigio per l’azienda stessa. A viale Mazzini c’è chi assicura che la presidenza Maggioni sarà sorprendente.

Roberto Cristiano

 

 

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