Mafia a Caltanissetta, Dia sequestra beni per un milione di euro

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione misure di prevenzione nei confronti di due fratelli siciliani ritenuti vicini a Cosa nostra. Secondo gli investigatori i due fratelli, pur mantenendo un basso profilo pubblico, in realtà “hanno fondato la propria vita su una sotterranea attività delinquenziale da cui è emersa una spiccata indole criminale ed una assidua frequentazione di soggetti pregiudicati anche vicini ad ambienti di Cosa Nostra nissena”. Il provvedimento ablativo, che fa seguito ad una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata dal direttore della Dia, trae origine da un’attività finalizzata alla localizzazione degli illeciti patrimoni riconducibili alle organizzazioni mafiose e a soggetti ad essa contigui il cui tenore di vita risulta sproporzionato rispetto ai beni posseduti.

Entrambi i fratelli – negli anni – sono stati coinvolti, anche singolarmente, in indagini in materia di traffico di sostanze stupefacenti, usura, truffa, falso, ricettazione, riciclaggio ed uno di loro è stato sottoposto all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il sequestro ha interessato l’intero capitale sociale e i rispettivi beni strumentali di 2 ditte Individuali ed una s.r.l. uninominale, operanti nel settore del commercio di auto e nella cura della persona, quote societarie riconducibili a tre aziende operanti nel settore dei giochi e scommesse, due fabbricati, tre autoveicoli, una motocicletta e numerosi rapporti bancari – postali direttamente intestati ai fratelli, o a loro familiari, per un valore stimato di circa un milione di euro.

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