Madagascar: accusati di traffico d’organi, uccisi due francesi

Due persone di origini francesi sono state uccise questa mattina durante una manifestazione sull’isola turistica di Nosy Be, in Madagascar. Lo ha annunciato la polizia. “C’è stata una caccia all’uomo contro i ‘vazaha’ – termine per identificare gli stranieri europei – cosa che ha portato alla morte di due di loro”. E’ quanto dichiarato dal generale Guy Bobin Randriamaro. “I due stranieri sono francesi”, ha aggiunto il resposabile. Le vittime, che si chiamavano Sebastien e Roberto, almeno da quanto si è potuto apprendere, e sarebbero stati accusati di traffico di organi, e per questo uccisi e bruciati sulla spiaggia di Ambatolaoka, come rivela il commissario di polizia di Nosy Be Hell-Ville, Honoya Tilahizandry. La protesta è scoppiata a causa della scomparsa di un bambino di otto anni, manifestazione che si è spostata nella centrale di polizia poichè i residenti-rivoltosi erano convinti che il rapitore fosse trattenuto nel commissariato. Questa mattina, “il corpo senza vita del bambino, scomparso venerdì, è stato ritrovato senza genitali e lingua”, ha affermato il vice-comandante, “Poi i rivoltosi hanno sospettato i due francesi di essere gli autori dell’omicidio e di essere coinvolti nel traffico di organi nella città di Nosy-Be Hell-Ville”. Intanto il consolato di Francia in Madagascar ha sconsigliati ai connazionali ogni tipo di spostamento a Nosy Be “fino a nuovo ordine, in particolare sulle spiagge”.

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