Accade a Macerata. I finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno rinvenuto circa 3.600 confezioni di medicinali recanti esclusivamente scritte in lingua cinese.
I farmaci (o presunti tali) venivano pubblicizzati sul web quali rimedio e cura all’infezione da Covid-19, pur essendo privi di qualsivoglia autorizzazione per l’immissione al consumo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, in ossequio alle disposizioni di cui all’articolo 6 del D. L. 219 del 2006.
Dopo aver esperito un approfondito controllo all’autovettura, il conducente, un cittadino di nazionalità cinese, non è stato in grado di esibire alcuna documentazione a corredo della merce trasportata – anche in relazione all’acquisto della medesima – ed è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di ricettazione (art. 648 del Codice Penale) e di distribuzione ed importazione di medicinali non autorizzati (art. 147, comma 2, del Decreto Legislativo 219 del 2006).
I prodotti medicali sono stati sottoposti a sequestro probatorio.
Piera Toppi