M5S. Vertice Grillo-Di Maio: “Luigi non può essere sostituito. A gennaio nuovo contratto con il Pd”

Il faccia a faccia tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio c’è stato. Occorreva farlo per evitare che il Movimento potesse evaporare anche alla fioca luce del buio. Il momento che vive il M5S è difficile e allo stesso tempo politicamente drammatico: governare un Paese è difficile, difficilissimo ed occorrono conoscenze e mediazione. Ora più che mai non possono essere usati slogan: bisogna serrare le fila e cercare di salvare il salvabile. E il garante dei 5stelle lo dice chiaramente. “Siamo in un momento di caos. È sbagliato essere nostalgici e pensare che siamo sempre gli stessi. Dobbiamo essere euforici e dobbiamo riprogettarci. Ci vuole un pò di coraggio”. Dunque, almeno per ora, Luigi Di Maio non si tocca. Non si può fare a meno di lui perché non c’è altro: oltre Fico ci sarebbe il nulla. Così il Beppe nazionale è costretto a riproporre il poco che c’è. “Di Maio lavora 25 ore al giorno, siamo d’accordo su tutto, non può essere sostituito, va sostenuto. Io ci sarò di più”. E poi viene lanciata l’ultima ancora di salvataggio per i 5Stelle: “nuovo contratto a gennaio” sperando di convincere il Pd altrimenti il ritorno alle urne potrebbe segnare la fine del M5S. Grillo lo sa e con lui in tanti nel Movimento. Ma più di questo ora non possono, o meglio, non riescono a fare. Il resto sono dichiarazioni di opportunità per riaccendere un pò di fuoco nella base. La debacle è dietro l’angolo.  “Avete scelto questa votazione, in Emilia-Romagna ci andiamo per beneficenza. Come dai un euro a uno per beneficenza, non puoi dare un piccolo voto anche a noi per beneficenza? Così magari facciamo da tramite tra una destra un pò pericolosetta e una sinistra che si deve formare anche lì”.

Dunque  gennaio. Per il garante, il Movimento 5 Stelle deve continuare a costruire un dialogo con la sinistra per poter “sviluppare dei progetti alti”. “Dobbiamo fare dei progetti insieme con la sinistra, progetti alti, sui trasporti, su come costruire le cose, una città. Una città è piena di fermento, è un momento magico. Non possiamo continuare a fare dei Facebook per metterci gli uni contro gli altri”, osserva Grillo che insieme a Di Maio concordano sull’avanzare la proposta di un nuovo contratto di governo “a partire da Gennaio”, per finalizzare “progetti ambiziosi e di alto livello”, con lo scopo di intervenire su tematiche fondamentali del nostro Paese e non solo come il clima, salario minimo, il reddito universale, l’intelligenza artificiale, l’energia, le infrastrutture”.

Luigi Di Maio tira un sospiro di sollievo, ma comprende che dopo il faccia a faccia con Grillo è ancora di più sulla graticola: si salva perché resta l’unico frontmen che ha il M5S. “Smentite le leggende di questi giorni. Io e Grillo siamo d’accordo su tutto, abbiamo smentito tutte le leggende di questi giorni”. Sarà ma forse ci crede solo lui.

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