Rocco Casalino, ex portavoce dell’ex premier Giuseppe Conte  è tornato ufficialmente alla comunicazione del M5S in Parlamento. Ha firmato infatti il contratto con i gruppi di Senato e Camera: si occuperà di coaching tv e di analisi strategica delle tecniche di comunicazione radiotelevisiva e analisi delle performance, sia per il gruppo M5S alla Camera sia per quello al Senato. E, ovviamente, seguirà anche la comunicazione di Conte, ora capo politico in pectore del Movimento. Ma non è questo il punto. Il problema è la cifra (da qualche 5S considerata eccessiva) che Casalino prenderà per questo nuovo incarico. Per avvicinarsi allo stipendio che prendeva come portavoce di Conte (150mila euro) si è deciso di spalmare l’onorario sui due gruppi riuscendo così ad avere un doppio contratto con Camera e Senato.

Come denuncia il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi: “Altro che taglio agli stipendi, Conte-M5S inventano lo stipendio doppio per Casalino: pagato sia da Camera che da Senato. Senza precedenti. Davvero i fondi parlamentari sono usati per il portavoce di un non parlamentare (Conte)? Fuori da ogni regola, Fico e Casellati chiariscano – ha scritto su Twitter – Dopo il mega stipendio di Palazzo Chigi, dopo la casa pagata con i soldi del Senato, il portavoce di Conte vuole battere un nuovo record a spese degli italiani”.

Tra deputati e senatori c’è chi non condivide il suo nuovo stipendio, considerato troppo alto. Tra questi ci sarebbe Davide Crippa, presidente dei deputati 5S, che però al momento preferisce non commentare. Molti interpretano questo suo nuovo incarico come un segnale in previsione dell’elezione ufficiale di Conte a capo politico del Movimento: ossia, un suo ritorno come responsabile della comunicazione grillina come nel 2014. Un ritorno alle origini che molti sembrano non gradire.