Federico Pizzarotti durante la conferenza stampa nella sede del municipio di Parma, 3 ottobe 2016. ANSA/ SANDRO CAPATTI

M5s e Pizzarotti: ‘Grillo pensa alla visibilità, non a governare’

 

Nuove bordate del sindaco di Parma a Beppe Grillo dopo la conferenza stampa  nella quale ha annunciato l’addio al M5s. Da Grillo,  ha detto Pizzarotti a ‘Radio Anch’io’ commentando, in particolare, il fatto che il leader dei Cinquestelle abbia detto ‘goditi i tuoi 15 minuti di celebrità’,  è arrivata una risposta inumana e rispecchia quello che è diventato il Movimento, dove non ci sono più rapporti umani. Io ho risposto a tutte le loro richieste, ma è interessante notare come per loro il punto è solo la visibilità. Pizzarotti è tornato a prendersela anche con i componenti del direttorio: ‘E’ troppo facile generalizzare e parlare del movimento. I membri del direttorio si sono schierati dietro il garante perché hanno capito che fa comodo non avere responsabilità, ma per ogni cosa dire che è stato deciso da Beppe Grillo.  A loro interessa solo la visibilità, piuttosto che l’esperienza di governo. Il più grande rammarico è che in questi anni il Movimento è cresciuto nei numeri ma non è riuscito e non ha saputo crescere nei contenuti. Volevano degli yes man,  ma io, purtroppo, non lo sono’. L’uscita di Pizzarotti dal Movimento 5 Stelle non coincide con una crisi di governo al Comune di Parma. Tutti i consiglieri che sostengono la sua maggioranza si sono detti pronti a seguirlo e a continuare a sostenerlo lealmente. E, probabilmente, lo sosterranno anche nella primavera del prossimo anno quando Parma tornerà alle urne e quando il sindaco uscente, salvo sorprese, sarà in campo con una lista civica per chiedere ai suoi cittadini la conferma per altri cinque anni. Infatti, sul proprio futuro politico Pizzarotti ha escluso qualsiasi ipotesi di alleanze con il Pd nella sua ricandidatura al Comune di Parma: ‘La calunnia è un venticello, calunniare è più facile che portare argomenti’. Sulla sua ricandidatura nel 2017 ha quindi ribadito di non aver preso ancora nessuna decisione, ma se ci dovessimo ricandidare la lista civica è una dato di fatto, visto che siamo fuori dal Movimento 5 Stelle’. Il MoVimento 5 Stelle ha  compiuto 7 anni. Era il giorno di San Francesco del 2009 quando Grillo e Casaleggio presentarono  il programma delle 5 Stelle al teatro Smeraldo a Milano. Tante cose sono successe da allora, con i primi sindaci, la Sicilia, le elezioni del 2013 come forza politica più votata, Italia 5 Stelle, la marcia per il Reddito di Cittadinanza, i sindaci di Torino e Roma.  A Roma, dove  per quasi un mese la giunta M5s è stata travolta dalle polemiche dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna. Nei giorni scorsi è stato individuato il sostituto, Andrea Mazzillo, che ora dovrà affrontare i temi più caldi sul tavolo dell’amministrazione. Il documento della Ragioneria fotografa una situazione molto delicata. A firmarlo è il funzionario Francesco Perrone e il testo è stato allegato alla lettera con cui il Ragioniere generale Stefano Fermante ha rimesso il mandato alla sindaca.  Sull’argomento la capogruppo Pd in Campidgolio Michela Di Biase ha presentato un’interrogazione urgente: ‘Si apprendono allarmanti circostanze’, si legge, riferite alla relazione che il Ragionerie Generale ha allegato alla propria lettera di dimissioni inviata alla sindaca Virginia Raggi in data 22 settembre: ‘Si chiede quindi alla sindaca Raggi e l’assessore al Bilancio che riferiscano urgentemente su tutti gli aspetti della vicenda ed in particolare sui seguenti punti: squilibrio tra l’allineamento delle partite creditorie e debitorie con le società del Gruppo Roma capitale per oltre il valore assoluto il miliardo di euro; situazione delle casse capitoline; gli interventi che ritengono di approntare per affrontare le criticità segnalate dal Ragioniere generale’. Anche Enrico Mentana è tornato su Facebook con un nuovo commento sulle vicende politiche attuali. Questa volta il direttore del tg di La7 è intervenuto sulla questione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro, accusata dal premier Renzi di avere legami con gli uomini di ‘Mafia capitale’. Su di lei si sta concentrando un fuoco di fila assolutamente esagerato, ha scritto Mentana sul proprio accout social, con in più una grave,  e fin qui ingiustificata,  incursione nel suo privato, l’ennesima violazione di quella legge di minimo buon senso per cui le intercettazioni non aventi contenuto direttamente utile alle indagini non dovrebbero essere divulgate. Mentana non ha poi perso l’occasione di esprimere la sua opinione anche sul Movimento Cinque Stelle. Secondo il giornalista la vicenda della Muraro è solo un ‘girone di ritorno’ nei confronti del movimento meno garantista della scena politica,  che prima o poi una riflessione sul suo ‘doppio standard’ la dovrebbe fare: ‘Per quanto ne so l’assessore Muraro potrebbe essere la più specchiata o la più corrotta degli amministratori pubblici. Ma su di lei si sta concentrando un fuoco di fila assolutamente esagerato, se abbiamo presente che si parla non di una condannata per mafia, ma di una persona che non ha avuto, allo stato, neppure un avviso di garanzia’.

Roberto Cristiano

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