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M5s e Paragone: ‘Il Movimento ha tradito un sogno’

“Hanno voluto costruire un movimento basato sul vaffa. Se vorranno cacciarmi, lancerò loro il mio vaffa e gli aggiungerò anche il dito medio. Poi mi opporrò, questo è sicuro. Non gliela renderò facile, dovranno sudare”. Così il senatore del M5s Gianluigi Paragone ha commentato in un’intervista a ‘La Stampa’ la notizia dell’apertura di una procedura dei probiviri del partito nei suo confronti.

L’ex direttore de ‘La Padania” è da tempo in dissenso con i vertici del Movimento 5 Stelle: ha votato contro la maggioranza   sulla manovra economica e ieri sera non ha partecipato alla riunione dei parlamentari Cinquestelle con Beppe Grillo  e Davide Casaleggio.

In merito all’aver votato contro la legge di bilancio, Paragone ha spiegato che “è una manovra in cui manca la nostra visione del Paese e non potevo votarla. Dovremmo dare delle risposte a tutti quelli che ci hanno votato, ma non lo stiamo facendo. Non si può rinnegare quello che dicevamo e che Grillo diceva sull’Europa e sulla sovranità. Se questa manovra restrittiva l’avesse fatta il governo precedente con Tria io non l’avrei votata comunque’.

 Sul suo possibile passaggio al Carroccio, Paragone chiarisce: “Spazziamo via qualsiasi voce su questo. Come si può pensare che io possa passare alla Lega quando la Lega si è innamorata di Mario Draghi. Io credo che l’Europa così com’è non va bene. Io sono incazzato come non mai perché vedo che se ne fottono completamente e non mi possono venire a dire che ce l’ho col governo. Io ieri ho votato il decreto fiscale, pretendo che queste idee diventino programma di governo dato che siamo la prima forza parlamentare. Se qualcuno ha paura si levi.

Quanto alle parole pronunciate in tv ad Agorà, che hanno messo in discussione la leadership di Di Maio, “ho detto quello che penso ed è qualcosa che mi sembra ormai evidente. La riorganizzazione sta andando verso una maggiore collegialità nelle decisioni e ora la squadra di facilitatori si allargherà. È solo il primo passo”, ha osservato l’ex giornalista.

“Di Maio non farà mai un passo indietro. Si appoggerà a un muro di cartongesso e andrà avanti. Ma ogni settimana che passa dovrà affrontare problemi sempre maggiori. Non è più il capo politico con la leadership forte di un anno fa. Quell’epoca è finita.  A me interessa una cosa: il M5s era diventato membrana contenitiva di una voglia di riscatto, se tu in un anno e mezzo perdi tutti questi voti è perchè hai tradito un sogno. Il Movimento non può pensare di diventare tutto a un tratto un soggetto bello, fighetto.

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