M5s, è caos parlamentarie

Il caos-parlamentarie a 5 stelle continua. Dopo i guai nella prima tornata dei 15mila auto-candidati, con lapiattaforma Rousseau in tilt, il voto online è stato nuovamente ingolfato da problemi della rete. Ma la tanto agognata proroga del voto fino a oggi alle 14,  si dava per scontata, non ci sarà: le parlamentarie si sono concluse, annuncia il Blog di Beppe Grillo: ‘C’è stata una grande partecipazione, tutto si è svolto con regolarità e la proroga non è stata necessaria’.

‘Sono stati 10 mila gli aspiranti parlamentari che si sono autocandidati alla selezione del M5s’,  Il dato  lo fornisce Luigi Di Maio a Radio 24 dove ha fatto il punto sulle parlamentarie. Di Maio nega che il sistema di voto sia andato in tilt: ‘Non è vero! Ogni volta che facciamo le parlamentarie leggo sui giornali di caos ma non leggo mai delle tessere comprate dai partiti. Noi stiamo facendo una selezione ferrea,  c’erano persone che non avevano i requisiti e li abbiamo scartati perché noi non siamo una navicella per andare in Parlamento’.

Per il M5s ci si può candidare solo dove si è residenti, quindi chi vuole venire a sfidarmi può venire nel collegio Di Pomigliano D’Arco dove correrò, ha proseguito Di Maio.

Di Maio parla poi della necessità di una regolamentazione per i lobbisti in Parlamento: ‘Io non ho nessun pregiudizio contro i portatori di interesse ma ci vuole trasparenza. L’Italia è l’ultimo paese in Europa nella classifica sulla trasparenza. Se non creiamo norme sul conflitto di interesse e sulla trasparenza non ne usciremo mai perché questi casi di interferenza determinano la scrittura di pessime leggi come è il caso del codice degli appalti’.

 

Di certo, invece, c’è solo che sul blog di Grillo,  e su tutto il web pullulano le proteste. ‘Votare su Rousseau è roba da fanta-horror’, scrive un utente di Palermo; e gli altri commenti sono più o meno sullo stesso tono, mentre qualcuno adombra il sospetto che si tratti tutta di una finzione. Poi c’è il capitolo esclusi, che potrebbero presentare ricorso. Pare che molti si siano già rivolti all’avvocato Lorenzo Borré, che ha declinato l’incarico visto che è già impegnato a difendere gli iscritti alla prima associazione M5s, di fronte al tribunale di Genova.

Tra le proteste, sul web circola anche un file audio, diffuso da Marco Canestrari, autore con Nicola Biondo di ‘Supernova – Com’è stato ucciso il Movimento Cinque Stelle’:

 

Dal M5S si invita alla calma. I nomi dei primi candidati scelti dalla Rete con le Parlamentarie M5s si conosceranno forse già stasera, dicono. Ma si tratterà di un elenco provvisorio perché il Rosatellum impone il rispetto dell’alternanza di genere e quindi in un secondo momento – spiegano fonti 5 stelle – bisognerà probabilmente ‘limare’ i listini per verificare che sia rispettata la successione uomo/donna.

In più è prevista anche una modifica rispetto al Regolamento M5s per alcune aree, come l’Abruzzo, dove le donne attiviste sono una minoranza: per ovviare al problema, i vertici hanno deciso di candidare alla Camera anche le militanti che abbiano già compiuto 40 anni, contrariamente a quanto previsto dal regolamento che invece dice: ‘Chi avrà compiuto 40 anni di età alla data del 1 gennaio 2018 potrà proporre la propria candidatura esclusivamente al Senato’.

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