M5s, Di Maio annuncia proposte su Def, prudenza su deficit

Il Movimento cinque stelle presenterà nei prossimi giorni proposte sul Documento di economia e finanza per trovare convergenze con altre forze politiche.

Lo hanno detto oggi il candidato premier del Movimento cinque stelle, Luigi Di Maio e il nuovo capogruppo al Senato, Danilo Toninelli. “Il Movimento sarà determinante” ha detto Di Maio, intervistato dal quotidiano “Il Corriere della Sera”, perché la revisione dei livelli di deficit e debito richiede un voto a maggioranza assoluta del Parlamento. “Vogliamo agire da subito”,ha aggiunto. Il Def va presentato alle Camere al più tardi il 10 aprile ma nessuno schieramento, alle elezioni politiche del 4 marzo, ha ottenuto una maggioranza parlamentare sufficiente a formare un governo.

Una fonte del Movimento spiega che Di Maio punta ad una proposta centrata sull’aumento degli investimenti, da finanziare con tagli agli sprechi, ad esempio gli incentivi alle produzioni da fonti fossili. Assoluta prudenza sui vincoli di bilancio. “In questo momento non si ragiona su un aumento dell’indebitamento”, spiega la fonte.

 Toninelli, parlando nel pomeriggio, alla fine dell’assemblea del nuovo gruppo parlamentare – che ha anche eletto Giulia Grillo (non parente di Beppe Grillo) alla guida del gruppo alla Camera – ha detto che il M5s chiederà nel Def misure per tagliare le tasse e ridurre il disagio sociale.

“Il primo passaggio fondamentale sarà quello del 10 aprile del Def. Imporremo come temi economici quelli per cui i cittadini italiani ci hanno dato la fiducia che sono l’abbassamento delle tasse e un intervento per ridurre la povertà”, ha spiegato il senatore ai giornalisti.

In Campagna elettorale M5s ha ipotizzato di alzare il rapporto deficit/Pil a ridosso del 3% dall’1,6% programmatico previsto per il 2018 dall’esecutivo uscente.

“Siamo al lavoro su una proposta che renderemo nota nei prossimi giorni. Se le altre forze politiche vogliono proporre altre misure che hanno al centro il bene dei cittadini, siamo pronti a discuterne”, ha detto Di Maio al Corriere.

Nell’ipotesi che entro il 10 aprile non emerga un nuovo governo, il ministero dell’Economia sta lavorando a un Def con le nuove stime macroeconomiche ed esclusivamente i livelli tendenziali di deficit e debito. La Commissione europea ha già comunicato che attenderà l’insediamento del nuovo esecutivo per conoscerne gli intendimenti programmatici.

Se lo scenario fosse confermato, la convergenza sulle proposte del M5s potrebbe avvenire a livello di risoluzione al Def, su cui le Camere devono votare, spiega la fonte. Le Camere si riuniranno dal 23 marzo per l’elezione dei presidenti, poi inizieranno le consultazioni del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. I tempi non sembrano così immediati.

In una intervista al Corriere, Renato Brunetta (Forza Italia) apre alla possibilità che il centrodestra esprima un premier alternativo al leader della Lega, Matteo Salvini, in un governo sostenuto in “qualche forma” dal Pd, cui andrebbe la presidenza di Camera o Senato.

“Abbiamo convenuto prima del voto che il partito della coalizione con più consensi avrebbe espresso il nome, e ora spetta alla Lega. Il candidato è Matteo Salvini ma potrebbe anche essere qualcuno che lui indicherà, sempre dentro un metodo di consenso”, ha detto l’ex ministro.

“Non essendoci una maggioranza, le presidenze non potranno appartenere entrambe allo schieramento dei vincitori. Verosimilmente, una andrà alla componente più orientata a sostenere, esplicitamente o implicitamente, programma e governo di centrodestra. Penso soprattutto al Partito democratico”.

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