Luxuria e la bandiera

Vladimir Luxuria è stata arrestata ieri sera fuori dal parco olimpico di Sochi, in Russia, per avere sventolato una bandiera arcobaleno con la scritta in russo «Gay è ok».  Scherzando potremmo annotare: “Vladimir smentisce Vladimir”. Ovvero Vladimir Putin in Russia ha apertamente sconfessato i diritti gay. Luxuria qualche ora dopo è stata liberata.  La notizia dell’arresto era arrivata da Imma Battaglia, presidente onorario di «Di’ Gay Project, dopo aver ricevuto da Luxuria un sms con scritto “Aiutami, sono imprigionata, sono sola.”. Lo staff del ministro degli Esteri, Emma Bonino, aveva attivato immediatamente l’ Unità di crisi della Farnesina. Luxuria, prima transgender eletta in Italia era arrivata a Sochi con una troupe del programma tv “Le Iene”. Luxuria voleva assistere ad una partita di hockey su ghiaccio al Bolshoy Ice Dome presentandosi con gonna lunga con strascico, orecchini, bracciali e ventaglio, tutto con i colori rainbow.  In sintesi una protesta contro il divieto della propaganda gay. Aspettiamo di assistere quanto prima   di una protesta di  Luxuria  contro la Sacra Bibbia che, a quanto pare, riconosce solo uomini e donne. Oggi sit-in di protesta davanti all’ambasciata Russa di Roma. Vladimir Luxuria, anche detta Vladi, all’anagrafe Wladimiro Guadagno,  è un’attivista, scrittrice, conduttrice televisiva, attrice, autrice teatrale ed ex politica italiana. Per nascita appartenente al sesso maschile, nella vita ha adottato esclusivamente un ruolo di genere femminile. Lei stessa si definisce transgender. È stata la prima persona transgender ad essere eletta al parlamento di uno Stato europeo.

 

 

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