Militari puliscono le strade dalle macerie dell'uragano Irma, per prepararsi all'uragano Maria, Saint-Martin, 18 settembre 2017 (HELENE VALENZUELA/AFP/Getty Images)

L’uragano Maria minaccia i Caraibi: ‘Può essere catastrofico’

Un uragano atlantico è un ciclone tropicale che si forma nell’Oceano Atlantico, usualmente nell’emisfero nord, in estate o autunno, con venti sostenuti per al massimo un minuto a 250 km/h (135 nodi/70 m/s).  Quando riferito agli uragani, con ‘atlantico’ ci si riferisce generalmente all’intero ‘bacino atlantico’, che comprende il nord dell’Oceano Atlantico, il Mar dei Caraibi e il Golfo del Messico.

Le perturbazioni tropicali che raggiungono l’intensità di tempesta tropicale vengono nominate secondo una lista predeterminata. In media si verificano 10,1 tempeste che raggiungono questa intensità e che vengono quindi nominate; di queste, in media 5,9 diventano uragani e 2,5 diventano uragani maggiori (categoria 3 o superiore).

Dopo Irma, anche l’uragano Maria si prepara ad abbattersi sui Caraibi, già devastati dal passaggio dell’uragano. La tempesta, che ieri era salita alla categoria 3, con venti oltre i 200 chilometri orari, si è intensificata ulteriormente raggiungendo la categoria 5, con venti oltre i 260 chilometri orari, per poi tornare a categoria 4. Maria è stato classificato come un uragano ‘estremamente pericoloso’ dal Centro nazionale uragani (Nhc) che ha parlato di un evento ‘potenzialmente catastrofico’.

L’uragano ha colpito Dominica alle 21 di ieri sera (ora locale) e si trova a 25 chilometri dall’isola di Martinica, dove sono attese onde alte fino a 9 metri. Nelle prossime ore Maria dovrebbe toccare Porto Rico e le Isole Vergini, dove è atteso tra oggi e domani.

Ieri il primo ministro di Dominica, Roosevelt Skerrit è stato soccorso ed è stato costretto ad abbandonare la sua casa, devastata dalla forza dell’uragano. Il tetto è andato, ha scritto Skerrit in un post su Facebook:  ‘Sono in balia dell’uragano, la casa è completamente allagata. Non sappiamo che sta succedendo là fuori. Non osiamo guardare. Sentiamo solo il suono della furia del vento e preghiamo affinché finisca presto’.

A Dominica, Maria ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione,  ha aggiunto il primo ministro in un successivo post, affermando che l’uragano ha scoperchiato i tetti di molte abitazioni ed edifici. Dominica ha perso tutto quello che i soldi potranno mai comprare o sostituire,  ha concluso Skerrit.

Le autorità locali di Guadalupa hanno ordinato l’evacuazione delle zone a rischio a partire da oggi, annunciando che tutte le attività commerciali resteranno chiuse.

 La stampa francese scrive che il prefetto di Martinica ha fatto sapere che Maria passerà a 50 km dall’isola con venti estremamente violenti, a 180 km all’ora e pioggie molto abbondanti tra i 250 e i 300 millimentri in 24 ore, con tutti i rischi di inondazioni e di frane associati. Il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, ha promesso una ‘mobilitazione totale’ delle autorità francesi.

La forza dell’Uragano Maria nell’isola caraibica di Dominica

 

L’amministrazione del presidente Emmanuel Macron ha annunciato l’invio sul posto di 110 militari aggiuntivi e della protezione civile. Numerosi collegamenti aerei previsti per oggi sono stati rinviati.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto la scorsa settimana mentre era in Florida che aveva in programma di visitare Porto Rico e le Isole Vergini territorio americano dopo il passaggio dell’uragano Irma, ma la portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders ha affermato ieri che il viaggio del presidente è rinviato a causa dell’arrivo dell’uragano Maria. La Casa Bianca sta monitorando la situazione, ha detto Sanders, e non vuole che una visita del presidente intralci gli sforzi di prevenzione delle istituzioni locali e della popolazione.

Intanto avanza anche l’uragano Jose – di intensità relativamente minore – verso nord nell’Atlantico e punta verso la costa orientale degli Stati Uniti, minacciando anche l’area di New York e del New Jersey. Secondo il centro nazionale degli uragani, la perturbazione, attualmente di categoria 1, interesserà la costa dei due Stati tra martedì e mercoledì, mentre a New York sarà in corso l’assemblea generale delle Nazioni Unite. Non è previsto un impatto con la terra ma è stata emanata un’allerta per le zone costiere a causa dei venti forti e piogge che potrebbero causare allagamenti. I venti più forti sono previsti su Long Island ma domani potrebbero interessare anche il centro di New York. Sempre secondo gli esperti, Jose dovrebbe indebolirsi a metà settimana a causa del miglioramento delle condizioni meteo.

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